Torte fatte in casa e vendute ai clienti, a Rimini denunciato pasticciere "abusivo"

Oltre agli attrezzi del mestiere gli è stato sequestrato anche un blocchetto per gli appunti che (come accade per gli “spacciatori”), nell’ultima pagina, conteneva - stando all’interpretazione dei carabinieri - le ordinazioni dei clienti. Quasi tutte donne che volevano delle torte gustose e superdecorate, a prezzi più bassi di quelle di mercato. Il tutto in nero e senza le garanzie normative sui prodotti utilizzati e sui modi di conservazione. L’emulazione rispetto al proliferare di trasmissioni televisive e siti internet sta producendo, infatti, concorrenza sleale per la categoria professionale dei pasticcieri e potenziali rischi per i consumatori dato che le torte fatte in casa vengono prodotte in assenza di controlli sul rispetto delle norme igienico-sanitarie. Gli operatori regolari del settore, costantemente sottoposti al monitoraggio dell’Asl, alle regole fiscali e al regime delle autorizzazioni, hanno fatto presente il problema anche alle rappresentanze di categoria: i pasticcieri improvvisati non operano infatti in locali ad hoc, nei quali vige l’obbligo del rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie, non sono tenuti a dare informazioni sulle materie prime utilizzati, né sui tempi di preparazione e tanto meno sulla scadenza del prodotto.