Cliente derubato dopo le “effusioni”. Trans in manette a Rimini, identificate 40 lucciole

Le ripetute proteste dei cittadini per il degrado in cui versano alcuni viali cittadini (in particolare nelle zone di Marebello, Miramare e Rivazzura) sono all’origine del servizio dell’Arma mirato da una parte a scoraggiare il fenomeno in sé e dall’altra a evitare quei reati che spesso hanno come vittime gli stessi clienti.
È il caso di un turista svizzero che dopo essere stato avvicinato da una transessuale di origine peruviana si è intrattenuto con lei in una strada secondaria per poi ritrovarsi senza il portafogli. A farglielo notare sono stati gli stessi carabinieri che, da qualche settimana, tengono sotto osservazione alcuni soggetti che arrotondano i loro guadagni mettendo le mani anche nelle tasche dei clienti. A loro insaputa, ovviamente. Lo svizzero, distratto dalle effusioni che lui sostiene di non avere neppure gradito, non si era accorto di niente. I militari però avevano assistito alla scena ed erano certi del fatto loro: portafogli e soldi, una trentina di euro in contanti, erano spariti. E non hanno avuto problemi a individuare la presunta responsabile del furto: una transessuale peruviana di 31 anni da tempo residente in Italia. La straniera è finita in manette e ieri mattina è comparsa davanti al giudice (difesa dall’avvocato Carlotta Venturi). Ha sostenuto di essere vittima di uno scambio di persona, ma non è stata creduta: è stata condannata alla pena, sospesa, di un anno e quattro mesi. Subito dopo il verdetto è stata liberata. «L’attenzione del comando Compagnia carabinieri di Rimini - scrive il capitano Sabato Landi in una nota - rimane alta e costante sull’intera giurisdizione di competenza al fine di fornire una risposta concreta ed incisiva alle legittime pretese di ordine e sicurezza pubblica avanzate dai cittadini». Una modo per rivolgere ancora una volta l’invito ai residenti a collaborare con le forze dell’ordine, anche nella fase dell’acquisizione delle informazioni, «per prevenire il ripetersi dei reati e assicurare alla giustizia gli autori di quelli già perpetrati».