Incidente di Nicky Hayden: inchiesta su iPod e velocità

I tanti dubbi
Tante le domande cui il Pm chiederà risposte all’esperto. Tra le più importanti, di sicuro, ci sarà quella sulla velocità tenuta dalla Peugeot 206 condotta dal 30enne morcianese. Pochi metri dopo il luogo in cui la piccola cabriolet ha arrestato la propria marcia (sul lato opposto della carreggiata), infatti, spicca il cartello che fissa il limite massimo a 50 chilometri all’ora.
I danni alla vettura
Anche l’esame dei danni riportati dalla vettura potrà essere utile per stabilire la velocità cui viaggiava. Sull’asfalto la municipale non ha rilevato tracce di frenata. Il che può essere spiegato in tanti modi, a partire dalla “sorpresa” del conducente davanti all’improvviso ostacolo. Kentuchy Kid, infatti, si sarebbe immesso su via Tavoleto con la sua bicicletta senza rispettare lo stop di via Cà Raffaello. Accanto al campione statunitense la municipale ha rinvenuto e sequestrato anche un iPod acceso. C’è poi da capire se a tradire uno dei due protagonisti di questa tragedia possa essere stato il sole. Per capirlo sarà necessario eseguire l’accertamento nella stessa ora ed entro pochi giorni per evitare che le condizioni di base mutino.
La famiglia e il legale
Da ieri l’avvocato Moreno Maresi il legale della famiglia Hayden. A contattarlo è stata la Honda per cui Nicky corre nella Superbike. Maresi ha incontrato mamma Rose e il fratello maggiore Tommy al Bufalini da dove non arrivano buone notizie sulle condizioni del pilota: resta gravissimo. Dai familiari ha raccolto la nomina ed ha illustrato i primi passi: ovvero nominare a propria volta un perito che ricostruisca la dinamica dell’incidente e partecipi a tutte le attività peritali fatte svolgere, se la procura lo consentirà. Stessa strada verrà seguita dai legali dell’automobilista, gli avvocati Francesco Pisciotti e Pierluigi Autunno.