Raccolta delle castagne al via. Quest’anno la produzione sarà più abbondante

Comprensorio faentino
Per quanto riguarda il nostro territorio collinare le aspettative sono buone, anche se il presidente del comprensorio montano Coldiretti, Nicola Grementieri, intende sottolineare alcuni aspetti che hanno influito sulla produzione di quest’anno: «Possiamo prevedere un andamento positivo sia nella produzione che nelle vendite, con buoni prezzi per i produttori. Un’annata positiva insomma, che potrebbe anche essere migliore se non fosse stato per le nevicate sulla fascia collinare che va da Casola a Brisighella». L’ingente quantità di neve caduta ha inciso negativamente sulla produttività: «Si sono spezzati molti rami di castagni, e certe zone hanno risentito anche della grandine. Una serie di eventi meteorologici che ha arrecato un grave danno. Mi auguro che la Regione tenga conto di questo fattore per applicare sgravi fiscali».
Boschi e ambiente
La presenza del castagno, evidenzia Coldiretti «riveste un ruolo importante anche per il presidio del territorio e per la salvaguardia dell’assetto ambientale e idrogeologico. La bellezza dei boschi, con castagni spesso centenari, rende fruibili tali luoghi anche per scopi turistici e di svago. L’habitat risulta inoltre fondamentale per la selvaggina, per la produzione del caratteristico miele e per la raccolta dei funghi e dei piccoli frutti». Grementieri, che è anche proprietario dell’agriturismo La Canova a Casola Valsenio e produttore di marroni, è d’accordo: «Si possono organizzare numerose attività intorno ai castagneti. Gli ospiti del mio agriturismo hanno ad esempio la possibilità di raccogliere i frutti e portarli a casa, il tutto alla metà del prezzo di mercato. Il pacchetto comprende anche il pranzo: sono diverse le aziende che scelgono questa formula». M.D.