"Fototrappole nei parchi per prendere i killer dei cani"
La tecnologia moderna si propone, dunque, come alleato prezioso per scoprire gli autori degli ignobili gesti che si sono susseguiti nei mesi scorsi in diverse aree verdi della città.
La proposta giunge da Stefano Donati, capogruppo di Lista per Ravenna nel Consiglio territoriale del Centro urbano. Il consigliere ha presentato un ordine del giorno, che è stato votato all’unanimità, nel quale si invita l’amministrazione comunale a dotare il corpo di Polizia municipale di un numero adeguato di fototrappole da installare a rotazione in diverse zone del territorio.
Mimetizzate nel verde
Le fototrappole non sono altro che mini apparecchi mobili, solitamente usati per il monitoraggio faunistico, che non hanno bisogno di allaccio elettrico, ma funzionano con l'energia solare. Vengono installate in modo da essere mimetizzate tra la vegetazione e spesso sono inserite in contenitori antifurto con lucchetti di sicurezza. Sono dotate di raggi infrarossi, registrano su memoria e inviano le immagini via mail tramite una scheda Sim. Possono fotografare e filmare in ore notturne e inviare in tempo reale le immagini.
«La legislazione vigente, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e il garante della privacy – fa sapere Stefano Donati - si sono già espressi favorevolmente sul loro uso, alla sola condizione che, se installate in un’area pubblica o aperta al pubblico, venga esposta nella zona interessata l’indicazione di “area videosorvegliata”».
Il presidente del consiglio territoriale invierà in questi giorni agli uffici comunali competenti l’ordine del giorno con il risultato della votazione.
Contestualmente il capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale, Alvaro Ancisi, ha proposto alla presidente del consiglio stesso l’inserimento dell’atto tra i lavori assembleari.