"Mano morta" tra i banchi di scuola, studente condannato a un anno
La vicenda si colloca tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 quando il ragazzo e la ragazza erano compagni di classe alle superiori. I due erano in buoni rapporti, c’era feeling e probabilmente tra loro era sorta anche una simpatia reciproca. Ma la situazione sarebbe stata equivocata o male interpretata dal ragazzo, che si è fatto prendere letteralmente la mano, lasciandosi andare ad un eccesso di confidenza che lo avrebbe portato a toccare in più occasioni il sedere della ragazza. Cosa che si sarebbe verificata anche alla presenza di altri compagni di scuola e che, per modalità e insistenza, avrebbe travalicato il confine tra bravata o scherzo pre-adolescenziale fuori tempo massimo per sfociare in molestia. Infastidita, la giovane, già maggiorenne, lo avrebbe invitato a smettere, richiesta che non avrebbe sortito effetto fino a quando non ha sporto denuncia. Al ragazzo erano stati inizialmente contestati una pluralità di episodi avvenuti nell’arco di alcuni mesi, ma nel fascicolo sono confluiti solo i due commessi nei giorni immediatamente successivi al compimento della maggiore età, dopo i quali i contatti inopportuni sarebbero cessati. E’ invece venuta meno l’ipotesi di stalking presa in considerazione in un primo momento.