«Mettete oro e soldi nel frigorifero»
RAVENNA. Convincono coppie di anziani a mettere i gioielli nel frigorifero, poi li distraggono e portano via tutto. Un bottino da migliaia di euro con il minimo sforzo.
La nuova frontiera delle truffe agli anziani fa registrare in questi giorni una nuova incredibile tecnica. Già tre i casi segnalati ai carabinieri avvenuti tra Ravenna e dintorni, ma si pensa che i colpi messi a segno da una coppia di professionisti del settore possano essere molti di più. Come spesso accade, infatti, non sempre le vittime denunciano i raggiri subendo anche un contraccolpo psicologico fortissimo.
Stando alle segnalazioni, messe nero su bianco in questi ultimi tempi in tre diverse caserme dei carabinieri, sembra che ad agire siano due persone: un uomo e una donna di circa trent’anni entrambi dall’aspetto molto distinto. Lui in giacca e cravatta e con un finto tesserino bene in vista. La coppia si presenta sempre in abitazioni occupate da anziani e possibilmente un po’ isolate, lontano da sguardi di vicini più giovani. Una volta aperta la porta i due dicono di lavorare per l’Ausl o per non meglio specificate agenzie di controllo dell’acquedotto. Ovviamente si tratta solo di una bugia per guadagnare la fiducia dei malcapitati. Dopo pochi minuti ecco l’anomala richiesta: «Signora dobbiamo cercare tracce di mercurio nell’acqua che scorre nei rubinetti. Per questo - spiega il truffatore - useremo una sostanza chimica che potrebbe danneggiare irrimediabilmente gioielli d’oro e anche le banconote. C’è solo un posto dove può metterle al sicuro. Ed è il congelatore». A quel punto i poveri anziani obbediscono e mettono tutto quello che ha un valore nel frigorifero. Il resto è ancora più semplice: uno dei due porta fuori dalla cucina la donna e l’altro prende la busta con l’oro e i soldi, lasciandone un’altra dentro. «Mi raccomando signora - questa l’ultima raccomandazione prima di scappare via - lasci tutto dentro ancora per qualche ora. Non si sa mai». In serata l’amara sorpresa, quando ormai è impossibile anche dare l’allarme alle forze dell’ordine. L’ultimo caso pochi giorni fa ai danni di una donna di 88 anni. Ma secondo i carabinieri la maggior parte degli anziani spesso si vergogna di ammettere di essere stata raggirata. Chi invece denuncia, proprio a causa dell’età avanzata, non ricorda più il volto dei truffatori o non sa distinguere l’accento. Insomma le indagini non sono mai semplici. Da qui l’appello dei carabinieri: mai aprire la porta a sconosciuti e nel dubbio chiamare sempre il 112.