Aggredisce una barista all'alba

Rimini

IMOLA. Esce di casa nonostante gli arresti domiciliari e il braccialetto di sicurezza stretto al polso per compiere una rapina identica a quello che lo aveva fatto arrestare un mese fa e di nuovo ai danni di una giovane donna.

Erano circa le 4.30 di ieri mattina quando quell’uomo, un 30enne imolese, P.G., è comparso sul monitor della centrale del commissariato di polizia in via Mazzini.

L’operatore si è accorto che un uomo piuttosto corpulento stava avvicinandosi a passi veloci a una ragazza esile che camminava in direzione del centro storico, provenendo da viale Dante. L’agente ha fatto giusto in tempo a vedere quel frame che l’uomo è stato addosso alla ragazza e mentre il poliziotto nel contempo si precipitava fuori dal commissariato dava anche l’allarme ai colleghi.

La donna, la barista di un bar del centro che stava prendendo servizio all’alba, era stata presa per le spalle, strattonata e colpita da quell’uomo che aveva un preciso intento, rubarle la borsa. Dopo avergliela levata di forza il giovane è poi scappato. Il poliziotto che aveva intuito quello che stava succedendo ed era balzato fuori dal commissariato si è preoccupato innanzitutto di soccorrere la ragazza che era in un profondo stato di choc, mentre i suoi colleghi inseguivano il fuggitivo lungo la via Garibaldi poi nei vicoli del centro fino a bloccarlo, con l’ausilio di un’altra volante e di una pattuglia dei carabinieri, in piazza del Duomo.

L’uomo è risultato essere lo stesso che a metà aprile scorso era stato arrestato dai carabinieri dopo una rapina simile avvenuta nei pressi del Borghetto. In quel caso aveva minacciato la donna presa di mira, sempre col favore del buio, e le aveva strappato la borsa per pochi euro. Messo agli arresti domiciliari e “assicurato” con il braccialetto di detenzione che ne segnala ogni singolo movimento, è stato facile capire che quell’uomo era lo stesso che nel corso della stessa giornata era uscito di casa senza poterlo fare, vista la misura cautelare in atto, e per questo riportato a forza a casa e denunciato per evasione.

La borsa rubata è stata riconsegnata alla donna aggredita che per fortuna non ha riportato lesioni tali da doversi rivolgere al pronto soccorso ma è rimasta molto scossa come è comprensibile che sia.

Il pubblico ministero di turno ha richiesto il processo per direttissima a carico dell’uomo che fino a ieri è rimasto a disposizione dell’autorità giudiziaria. Potrebbe essere riconfermata la semplice misura degli arresti domiciliari, oppure, visto il reiterarsi della sua condotta, potrebbe anche essere richiesta la custodia in carcere per scontare anche solo parte della pena.

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