Siamo alla violenza. Sveglia!
Ripeto quanto ho già scritto. È provato che le campagne elettorali negli USA, in Francia, in Inghilterra, sono state influenzate dalla violenta propaganda russa esercitata attraverso la rete e i social.
Twitter, dopo le elezioni in America, identificò 2752 strumenti di propaganda politica russa in America. Dopo un approfondimento, furono trovati un milione di account sospetti al giorno. Prima delle elezioni, dopo aver già fatto un po’ di danni, Facebook ha chiuso 5.8 milioni di account fasulli in America. Che diffondevano messaggi violenti. Sono stati identificati 470 siti russi che si spacciavano per organizzazioni politiche americane. Con milioni di condivisioni.
Molti di questi strumenti si sono poi trasferiti in Francia a favore della Le Pen contro Macron.
Oggi agiscono a favore dei gilet gialli.
È chiarissimo.
La lotta sociale non c’entra. I Gillet Gialli delle origini, hanno respinto l’offerta di Di Maio. Hanno ottenuto da Macron più di quanto avevano chiesto. Via la tassa ecologica e circa 10 miliardi per l’aumento degli stipendi e per altre attività. Rimangono i violenti. E, incredibile e drammatico, il Vicepremier italiano si rivolge a loro. Offrendogli armi moderne. Nel giorno in cui i violenti assaltano con le ruspe il ministero dei Rapporti con il Parlamento. Un accostamento casuale ma non fortuito fra la Piattaforma Rousseau e l’assalto al Parlamento.
Sono cose enormi, vedo i commentatori televisivi divertiti e mi vengono i brividi.
Quando si passa dalla legittimazione della violenza verbale a quella fisica, tutto può sfuggire di mano. E qui siamo alla legittimazione da parte di un Ministro, capo del principale partito nel Parlamento italiano, alla violenza di chi aggredisce il Parlamento di un Paese alleato e confinante.
Le parole della propaganda del Club Luigi Di Maio erano queste : “Parassiti, bastardi, ladri, siete pellets”. Con un sito che produceva oltre 1500 post di propaganda black, che arrivavano a circa un milione di utenti al giorno. Se uniamo questo tipo di propaganda a chi spacca vetrine, incendia automobili e assalta i ministeri, mentre Putin dichiara guerra all’Europa, mentre Trump definisce l’Europa nemica, mentre ad est dell’Europa crescono governi che si autodefiscono illiberali, mentre Salvini fa l’elogio dei neonazisti tedeschi dell’Afd, di Bolsonaro, di Orban, della LePen, forse capiamo di cosa stiamo parlando.
Sveglia!
(*) già Parlamentare