X Factor, le parole e i like di Anastasio

Tifavo per Anastasio, un inedito strepitoso, ha poi rifatto Generale, la canzone della mia giovinezza politica, di De Gregori, quello che io avrei voluto essere nella vita, in maniera straordinaria. Ogni settimana rifaceva una canzone sacra, con parole sue, senza dissacrarla. Con parole forti, intelligenti, con sguardi belli, occhi vivissimi, gesti appassionati.
All’inizio, preso un po’ dallo sconforto dei tempi, pensai che non potesse durare. Uno così, oggi, in una trasmissione televisiva, esce subito, mi dicevo. E invece no! Ha vinto! Quindi c’è vita? C’è vita! Se centinaia di migliaia di ragazzi votano uno come Anastasio, il vivo non si farà acchiappare dal morto, pensavo.
E invece il morto si è ripresentato subito. Un pensiero malato, il retropensiero, il pregiudizio, dominanti di un tempo senza pensiero. Ha messo un like a Salvini e uno a Casa Pound, quindi è fascista, hanno detto. Lui ha risposto che può approvare una cosa che ritiene giusta a prescindere da chi la dice. Si può essere d’accordo o meno, ma è un pensiero, di un ragazzo di vent’anni, non banale. Ha aggiunto che ha fatto anche una canzone ispirata al Napoli di Sarri, un comunista. Che si ispira a Caparezza, uno di sinistra, che a me non piace nonostante sia pugliese, e a De Andrè, che a me piace moltissimo nonostante sia genovese.
Destra? Sinistra? È un bel casino, ha aggiunto Anastasio, “non si capisce più niente”. Come dargli torto?
Sono oggi etichette che nascondono il nulla.
Sull’immigrazione ha detto che l’accoglienza è la prima cosa, ma, citando Ratzinger, ha aggiunto: “ognuno dovrebbe avere il diritto di non emigrare”. Minchia! Direbbe Gaber.
Ancora: “il problema è gigantesco, ma si ragiona per utopie”.
Si poteva fare una critica più dura a Salvini?
Però bisogna capirle le cose, i pensieri, i concetti, miei cari detrattori di Anastasio.
Sì si poteva fare una critica più dura, l’ha fatta, sempre Anastasio: “Salvini è il miglior Youtuber d’Italia”. Minchia!
E pensare che un terzo degli italiani pensa sia un politico, uno statista, addirittura.
Chi non ha un pensiero ed è attaccato alle tastiere, o scrive sui giornali, o parla in televisione, conduce trasmissioni televisive, non può riconoscere il pensiero di un ragazzo di vent’anni, di grandissimo talento, che guarda il mondo con curiosità, senza pregiudizi, per farsi un giudizio sulle cose. Un artista! Sì, in questo ragazzo vedo il genio dell’artista, che guarda il mondo e vede ciò che altri non vedono, non comprendono.
E vedo in chi l’ha sostenuto una speranza!
C’è vita.
(*) già Parlamentare