Alunni terrorizzati dalla maestra, protestano i genitori e viene rimossa
RAVENNA. Bimbi strattonati, i calci alla cattedra quando gli allievi ridono, le urla quando starnutiscono e poi le violenze psicologiche come vietare alle bimbe di andare in bagno o istigare i compagni a prendere in giro quelli meno preparati. Contro la maestra “difficile”, raccolta firme delle mamme che segnalano gli episodi alla polizia e poi scrivono anche al provveditore: immediata la risposta della scuola e da stamane l’insegnante è rimossa dal suo incarico.
Le aggressioni verbali in due seconde elementari di una scuola ravennate si stavano accumulando da tempo in un crescendo continuo. I problemi erano sorti da inizio anno con l’arrivo della nuova insegnante, ma nelle ultime settimane gli episodi erano così frequenti e violenti che ieri i genitori erano decisi a far disertare le lezioni ai figli, se la scuola non fosse intervenuta immediatamente. Per l’azione disciplinare è servito il tempo necessario, ma le segnalazioni non erano mancate: la prima alla preside a fine gennaio, poi gli incontri con gli insegnanti, l’ultimo venerdì scorso, e dei fatti era stato avvisato anche il provveditorato agli studi oltre che la stessa Questura quando una coppia di genitori aveva deciso di denunciare gli atteggiamenti scomposti della docente. La rivolta delle mamme aveva nelle ultime settimane coinvolto più classi tanto che erano state raccolte una sessantina di firme per chiedere alla preside di allontanarla.
Ma quali erano gli atteggiamenti contestati? Quelli elencati dai genitori sono diversi: urla, bimbi strattonati, perdita di autocontrollo, e poi toni sopra le righe. Come quella volta che avrebbe preso a calci la cattedra quando gli alunni erano troppo agitati, o quella in cui avrebbe rifilato un paio di scappellotti a un altro allievo che non le prestava attenzione, o come quella volta che avrebbe negato l’accesso al bagno a una bimba nonostante i genitori avessero specificato le particolari necessità della figlia. O le disattenzioni, ritenute gravi dai genitori. L’ultima, martedì scorso, quando gli alunni hanno trovato una scatolina di pesticida anti-formiche e ci hanno giocato in mensa tra i piatti mentre la maestra, a pranzo con loro, non si sarebbe accorta di nulla: a intervenire è stato il personale della Camst che ha messo i bimbi in sicurezza e segnalato il fatto alla docente. Insomma, una escalation di episodi di cui la preside ha tenuto conto avviando il procedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante. La donna è stata rimossa dall’incarico e dal prossimo anno sarà trasferita altrove: l’ufficialità ai genitori è arrivata solo ieri, ma nel frattempo la scuola si era già organizzata per le sostituzioni. p.c.
Le aggressioni verbali in due seconde elementari di una scuola ravennate si stavano accumulando da tempo in un crescendo continuo. I problemi erano sorti da inizio anno con l’arrivo della nuova insegnante, ma nelle ultime settimane gli episodi erano così frequenti e violenti che ieri i genitori erano decisi a far disertare le lezioni ai figli, se la scuola non fosse intervenuta immediatamente. Per l’azione disciplinare è servito il tempo necessario, ma le segnalazioni non erano mancate: la prima alla preside a fine gennaio, poi gli incontri con gli insegnanti, l’ultimo venerdì scorso, e dei fatti era stato avvisato anche il provveditorato agli studi oltre che la stessa Questura quando una coppia di genitori aveva deciso di denunciare gli atteggiamenti scomposti della docente. La rivolta delle mamme aveva nelle ultime settimane coinvolto più classi tanto che erano state raccolte una sessantina di firme per chiedere alla preside di allontanarla.
Ma quali erano gli atteggiamenti contestati? Quelli elencati dai genitori sono diversi: urla, bimbi strattonati, perdita di autocontrollo, e poi toni sopra le righe. Come quella volta che avrebbe preso a calci la cattedra quando gli alunni erano troppo agitati, o quella in cui avrebbe rifilato un paio di scappellotti a un altro allievo che non le prestava attenzione, o come quella volta che avrebbe negato l’accesso al bagno a una bimba nonostante i genitori avessero specificato le particolari necessità della figlia. O le disattenzioni, ritenute gravi dai genitori. L’ultima, martedì scorso, quando gli alunni hanno trovato una scatolina di pesticida anti-formiche e ci hanno giocato in mensa tra i piatti mentre la maestra, a pranzo con loro, non si sarebbe accorta di nulla: a intervenire è stato il personale della Camst che ha messo i bimbi in sicurezza e segnalato il fatto alla docente. Insomma, una escalation di episodi di cui la preside ha tenuto conto avviando il procedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante. La donna è stata rimossa dall’incarico e dal prossimo anno sarà trasferita altrove: l’ufficialità ai genitori è arrivata solo ieri, ma nel frattempo la scuola si era già organizzata per le sostituzioni. p.c.