"Noi con Drei" cambia faccia. Via il sindaco dal nome
Cambio faccia
«Abbiamo cambiato volto ma nonostante tutto non faremo mancare l'appoggio al sindaco e all'Amministrazione tutta fino alla fine del mandato, in fondo ripartiamo dai punti che più ci stavano a cuore – chiarisce subito il capogruppo Peruzzini –. Infatti il progetto “Forlì sicura” è stato approvato così come sul centro storico pensavano di averci dato una bomba in mano e invece abbiamo lavorato per riportare i collegamenti diretti tra centro e periferie e presentato un piano che era andato sepolto».
Candidato probabile futuro
Ora, con un altro nome ma comunque presenti in consiglio comunale e dopo l’ingresso nella giunta attuale dell’assessore Marco Ravaioli (espressione della lista civica), si guarda già al dopo Drei. «Abbiamo le mani libere, d'altra parte i rapporti con il Pd sono inesistenti di fatto da quando l'attuale primo cittadino ha accettato l’ingresso di soggetti politici civici estranei al partito – prosegue il capogruppo –. Ora noi per il futuro vogliamo contare sull'apporto solo di persone che hanno a cuore temi come la sicurezza, il lavoro, la giustizia indipendentemente dal colore politico di appartenenza, non escludiamo nemmeno di trovare un riferimento anche a livello nazionale». Sono iniziate, quindi, i primi lavori in vista delle prossime elezioni e di questa nuova compagine, che nel 2014 di fatto riuscì a conquistare il 5% dei consensi posizionandosi al quarto posto tra le preferenze dei forlivesi, tra i candidati a primo cittadino comparirà probabilmente il nome di Marco Ravaioli, attualmente in giunta e legato alla stessa lista civica, e che proprio in questi giorni ha creato una pagina Facebook personalizzata ad hoc? Tutto è possibile, certo è che tra i vecchi sostenitori ci sarà Tatiana Gentilini: «Per me è una novità non essere legata a un partito, questo mi ha ridato voglia di far politica dopo che col Pd l’avevo persa. Siamo qui per portare a casa dei risultati, ripartire da dove siamo arrivati affinché i risultati raggiunti non finiscano nel dimenticatoio e sicuramente i progetti per il futuro non mancano».