Roberto Bolle incanta Rimini poi raddoppia il bagno di folla

Da tutta Italia
A Rimini per vedere lui & Friends sono venuti anche da altri parti d’Italia, i veri appassionati dell’arte tersicorea, quelli che si sono accontentati di un palco di terzo o quart’ordine o del loggione pur di vedere il ballerino 43enne dal corpo statuario, calcare il palcoscenico. Un idolo non solo per le giovanissime, capace di plasmare l’aria dove si muove, talmente con naturalezza da fare scordare quanta disciplina e sacrificio comporti la perfezione di un corpo che si muove come in assenza di gravità. E con lui bravissimi giovani danzatori da tutto il mondo che Bolle ha saputo riunire in una tournée italiana che miete successi in ogni teatro: Melissa Hamilton, irlandese di 29 anni, prima solista del Royal Ballet, che ha nel Pas des deux coreografato da Mauro Bigonzetti, danzato insieme a Bolle ha regalato grandi emozioni; Anna Ol, principal del Dutch National Ballet che ha offerto splendidi passi di danza classica insieme all’altro principal della compagnia olandese, Young Gyu Choi, e l’acclamatissimo Hulian MacKay, il bel 20nne, primo solita del Mikhailovsky Ballet Company, che ha mandato in visibilio le ragazzine nel Cuban Nutcracker su musica di Tchaikovsky.
Rana tra il pubblico
Applausi per tutti, lunghi e accalorati, una bella serata che ha saputo unire generazioni, amanti della danza e semplici spettatori. Tra di loro anche Giovanni Rana il “papà” della pasta emiliana: qualcuno ha sussurrato che abbia voluto andare a conoscere di persona Roberto Bolle nel camerino, forse per proporgli una pubblicità della pasta ripiena? Nessuna eresia, Bolle è già stato testimonial di Eni e recentemente di Tod’s: dimostrare di potere mangiare pasta e permettersi quel corpo sarebbe un bell’esempio alle tante giovani che si ammalano per vedersi magre.
L’emozione che trasmette il linguaggio del corpo, nella sua espressione più alta, ha contagiato davvero tutti, e la bellezza del teatro Galli, l’eleganza del pubblico e degli arredi, hanno fatto il resto.
Il bagno di folla col bis
E poi in tanti fuori ad attendere la stella per un autografo, per un sorriso, per toccarlo, per dire “l’ho conosciuto”. Roberto Bolle si è concesso a tutti. E al risveglio, un altro bagno di folla, più in incognito in realtà. Così inaspettato che in pochi per strada l’hanno riconosciuto mentre si fermava a giocare con un cane. All’uscita dell’hotel Duomo ad aspettarlo insieme ad alcuni familiari c’era Giampiero Piscaglia, direttore del settore cultura del Comune di Rimini, che ha condotto Bolle tra le bellezze storiche della città, il Duomo, la Domus, il ponte di Tiberio. «Ho accettato subito con grande gioia l’invito a partecipare ai festeggiamenti per il felicemente rinato Amintore Galli di Rimini grazie allo sforzo incredibile e lodevole di una città intera e delle istituzioni. La riapertura di un teatro è un segno bellissimo per tutto il Paese, una speranza che si rinnova, la promessa di un’aspirazione all’alto, al bello, all’arte che non si fa mettere a tacere», aveva detto Bolle al suo arrivo a Rimini. E la città lo ha ringraziato, mostrandosi dal suo lato più bello, la sua arte e il calore dei riminesi. Dopo la visita, si è detto infatti sorpreso del patrimonio culturale, storico e artistico della città. Non solo, ha fatto apprezzamenti sul teatro, sul calore del pubblico e sull'ospitalità e la dimensione umana di Rimini.