Addio ad Angela Ricci Lucchi, lughese d'avanguardia

LUGO. È morta a Milano, all’età di 75 anni, la documentarista e pittrice lughese Angela Ricci Lucchi, nome fondamentale del cinema d’avanguardia. In coppia con il compagno Yervant Gianikian aveva diretto una lunga lista di film sperimentali, poco noti al grande pubblico ma studiati a livello accademico e oggetto di culto per i cinefili.

Il sindaco di Lugo Davide Ranalli ha espresso il cordoglio dell’Amministrazione comunale per la scomparsa di Ricci Lucchi. Cordoglio anche dal direttore della Mostra del cinema di Venezia Alberto Barbera, dalla regista Francesca Archibugi e dal direttore del Festival di Locarno, Carlo Chatrian.

Nata nel 1942, dopo aver studiato pittura in Austria con Oskar Kokoschka si trasferì a Milano col compagno e co-regista, l’architetto meranese di origini armene Yervant Gianikian. Dagli anni Settanta realizzò numerosi cortometraggi di cinema sperimentale e d’avanguardia, come i cosiddetti “film profumati” (“Alice profumata di rosa”, 1975) la cui proiezione è accompagnata dalla diffusione di essenze aromatiche che interagiscono col film. L’esperienza confluì poi nei lungometraggi documentari degli anni Ottanta. Queste opere si concentrano in particolare sulla manipolazione di filmati già esistenti, secondo l’estetica del found footage, con particolare attenzione a immagini di guerra e del periodo coloniale.

Al lavoro di Ricci Lucchi e Gianikian sono state dedicate retrospettive e rassegne dal Museum of modern art di New York, dalla Cinémathèque française, dal Centre Pompidou di Parigi e dalla Biennale di Venezia. Avevano iniziato con proiezioni-performance presentate tra l’altro alla Mostra del cinema di Venezia nel 1976, poi con rielaborazioni di materiali della loro collezione attraverso viraggi, colorazioni, scene al rallentatore e combinazioni di montaggio. Nel 1982 sono nuovamente alla Mostra di Venezia. Del 1986 è il loro primo lungometraggio, “Dal Polo all’Equatore”, coprodotto dalla Zdf, che ottenne nel 1987 il Premio Casa Rossa per il miglior film indipendente dell’anno al Bellaria film festival. Molti dei loro lavori successivi vengono prodotti e/o acquisiti e trasmessi dalla Rai. Il Museo Nazionale del Cinema di Torino, ha pubblicato un libro su di loro. SA.BA.

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