"Tre spaccate in quattro mesi. Basta: chiudiamo!"
CESENATICO. Ancora una spaccata ai danni della profumeria Domeniconi in corso Garibaldi, sul porto canale leonardesco. Inquieta la serie ravvicinata di furti: in soli 4 mesi è il terzo furto, con le vetrine mandate in frantumi e le serrande metalliche scassinate.
Fra profumi, merce sottratta, danni a infissi e vetrate, le perdite sono ragguardevoli. Il primo colpo il profumiere Giancarlo Domeniconi lo subì a fine luglio, un paio di mesi dopo ce ne fu un altro, poi quello commesso l’altra notte. Dopo i primi due furti era stata installata una serranda robusta, in acciaio. Ma non è bastata.
Nel negoziante che gestisce l’attività da oltre quarant’anni, all’amarezza è subentrata l’esasperazione. A farsene interprete il nipote, Stefano Domeniconi: «E’ una situazione insostenibile, continuiamo a subire delle spaccate in pieno centro, davanti al municipio. Il porto canale è peggio del Bronx. Quest’ultimo furto ci ha convinto a chiudere l’attività; che è un’istituzione sul porto, aperta da decenni. Non ci sono più le condizioni di sicurezza per poter proseguire con un minimo di tranquillità. Lasceremo ai vari bengalesi, indiani e cinesi il completamento dell’occupazione del porto canale o di quello che ne resta. Le istituzioni e le forze dell’ordine allargano le braccia, mentre il nostro territorio sprofonda nell’illegalità e nel sopruso».
Domeniconi ha scritto anche una lettera alla giunta comunale per sollevare il caso: «Sento il dovere civico e morale di informare in merito a quanto sta succedendo alla profumeria della mia famiglia sul porto canale. Quello che colpisce è il fatto che il porto canale nelle ore notturne non è presidiato e chiunque può tranquillamente sfondare vetrine, tagliare serrande e fare, se vuole, qualsiasi altra nefandezza. Credo che per la mia famiglia questa sia la bastonata finale e, nonostante l’attività sia presente da oltre 40 anni, non vediamo nell’immediato futuro alcuna prospettiva che non sia quella della chiusura».
Sulla questione interviene anche il presidente di Confcommercio, Giancarlo Andrini: «Quello dei furti è un problema serio anche perche è sempre più sentito e frequente. Nelle case private come nelle attività produttive e nei negozi. Occorre fare qualcosa se non si vuole dare la sensazione che qualcosa sia sfuggito di mano. Come associazione ci siamo attivati nei confronti dell’amministrazione, per ottenere l’installazione di un efficace impianto di videosorveglianza e speriamo che la richiesta venga tenuta in considerazione. Esprimo totale solidarietà e vicinanza alla famiglia Domeniconi. Siamo allibiti, non è spiegabile un accanimento del genere».