Nel 2024 in Romagna travolti e uccisi 12 pedoni, i morti quadruplicati rispetto al 2023
- 10 gennaio 2025
Ben 12 persone investite e uccise in un anno. Una al mese. è quanto emerge dallo studio 2024 dell’Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale) sugli incidenti stradali. Che vede, nel solo territorio della Romagna, una dozzina di pedoni perdere la vita travolti da auto o camion: 3 nel Riminese, 4 nella provincia di Forlì-Cesena e 5 nel Ravennate. Furono appena 3 nel 2023: 2 nel Riminese e 1 nel Ravennate, nessun decesso a Forlì-Cesena. Una vera e propria impennata, dunque, quella registrata lo scorso anno, con il +300% di decessi rispetto all’anno precedente. Commenta il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni: «Speriamo che il nuovo codice della strada, tra sanzioni più pesanti e norme più rigide, riesca a limitare questi incidenti e a garantire una maggiore sicurezza a chiunque circoli a piedi». Un auspicio, al quale si aggiungono anche solleciti e proposte. «Quello che chiediamo è una decisa e costante intensificazione dei controlli stradali da parte delle forze dell’ordine su tutte le arterie: statali, provinciali, ma soprattutto urbane - puntualizza Biserni -. Insieme al potenziamento della segnaletica orizzontale e verticale, dei dissuasori di velocità in prossimità dei centri abitati, e degli autovelox là dove necessario, in particolare in vicinanza degli attraversamenti pedonali».
L’elenco di lutti
Tornando agli investimenti letali di pedoni, a perdere la vita sono stati, principalmente, gli ultra 60enni, come, appunto, l’uomo che a febbraio scorso fu investito a Misano o l’82enne che, a luglio, venne travolta da un camion in retromarcia a Bellaria. Nel mezzo c’è poi il 48enne morto a novembre a Pietracuta di San Leo. Questo nel Riminese. Spostandosi di qualche decina di chilometri a nord, la tendenza non cambia, è sempre la stessa musica. A Forlì-Cesena, infatti, a perdere la vita furono un 62enne travolto, ad ottobre, da un escavatore nei pressi di Borello, un 77enne investito, ad aprile, a San Martino e un 69enne ad ottobre a Carpena. Ma ci fu, anche, un giovane 36enne, sempre ad ottobre, investito mortalmente a Forlì. E per finire, il territorio ravennate dove, su 5 decessi, 3 coinvolgono ultrasessantenni, tutti uccisi da auto: un turista 77enne a Cervia (a novembre) che per cercare di salvare la moglie che stava per essere investita fu travolto al suo posto dalla vettura, un 87enne a Faenza (aprile) e una 63enne a Massa Lombarda (dicembre). Quindi un 30enne travolto da un camion a Castiglione di Ravenna (settembre) e una 40enne a Cotignola (febbraio). Nel 2023, invece, quando morirono 3 pedoni, le vittime furono un 93enne investito da un Apecar nei pressi di Bellariva e una 31enne investita lungo la SS16 sempre a Rimini; quindi un 59enne nei pressi di Ravenna. Quello che poi emerge dal report 2024 dell’Asaps è che l’Emilia Romagna, con 41 decessi (37 nel 2023), si è piazzata quarta nella poco virtuosa classifica nazionale degli investimenti mortali di pedoni, dietro alla Campania (53), al Lazio (59) e alla Lombardia, prima in graduatoria con 79 vittime. Il tutto a fronte di 475 decessi sul territorio nazionale (+35 rispetto al 2023), con ben 63 morti concentrati nel mese di dicembre.
L’analisi
Chiosa il presidente Asaps: «Molti pedoni sono stati uccisi nel luogo più sicuro, quello delle strisce pedonali dei centri urbani. Troppi, anche, i casi di chi camminava tranquillo sul marciapiede o era in attesa alla fermata del bus, morti, praticamente, senza accorgersene. Oltre 50 i casi di pirateria stradale, quasi il 10% di tutti gli investimenti mortali. Per i quali, nel 95% dei casi, dopo indagini condotte con l’uso delle telecamere di videosorveglianza, l’autore viene rintracciato. Tuttavia, nonostante questo e nonostante l’introduzione del reato di omicidio stradale che ha inasprito le pene, la fuga rimane un comportamento troppo frequente da nord a sud d’Italia».