Morti sul lavoro, Emilia-Romagna in “zona rossa” e Rimini è nella triste top ten nazionale

Rimini
  • 02 luglio 2024

Giunti quasi al giro di boa di metà anno, la proiezione per la fine del 2024 delle vittime sul lavoro sembra essere già tragica e simile a quella degli anni precedenti. Da gennaio a maggio 2024 si contano 369 vittime, 11 in più rispetto a fine maggio 2023. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso crescono purtroppo le morti in occasione di lavoro del +5,5%. “Questo è il dato più significativo e sconfortante, perché è quello che racconta un peggioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro”, spiega Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre. A finire in zona rossa a fine maggio 2024 con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 12,1 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) c’è anche l’Emilia Romagna, assieme a Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Umbria, Campania, Sicilia e Puglia. In zona arancione: Calabria. In zona gialla: Abruzzo, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia e Molise. In zona bianca: Lazio Sardegna, Marche e Veneto. In particolare, la graduatoria sulle vittime “in occasione di lavoro” (quindi togliendo coloro i quali hanno perso la vita mentre si spostavano verso o dal luogo di occupazione), vede l’Emilia Romagna seconda, con 35 morti in questi primi sei mesi, seconda solo alla Lombardia (48). E, in base a questo indicatore, Rimini risulta decima a livello nazionale, visto che dall’inizio dell’anno a tutto maggio si sono riscontrate quattro morti bianche, che sui 144.249 occupati. In “zona rossa” anche Forlì-Cesena, provincia nella quale si sono registrati tre vittime su luogo di lavoro, e dove gli occupati totali sono 177.832. Nella triste classifica risulta, pertanto, ventottesima.

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