Morciano, minaccia di tagliare la testa e medici e pazienti

MORCIANO. Dopo essersi fatto medicare l’infezione che lui sostiene essere conseguente all'intervento chirurgico alla spalla cui è stato sottoposto e dopo aver a lungo giocherellato con un coltello in sala d’attesa, si è avvicinato alla reception. Ha tolto il telo che gli copriva il braccio, ha impugnato una sega elettrica e ha tirato un grosso coltello con cui ha iniziato a minacciare i presenti, urlando a squarciagola che avrebbe tagliato la testa a tutti, professionista in primis.

Le minacce
Sono stati istanti di autentico terrore quelli vissuti da personale e cittadini presenti mercoledì pomeriggio nella casa di cura Montanari a Morciano. L’uomo, poi identificato per un 60enne ex pataccaro originario di Napoli da decenni residente a Cattolica, la risposta della mancata presenza in ambulatorio del medico l'avrebbe usata solo come scusa, per sfogare la sua rabbia. Non si spiegherebbe infatti perché alla Montanari dove, nonostante si trovi agli arresti domiciliari, si può recare per fare fisioterapia, si sia presentato portando con sé, anzichè la cartella clinica, una sega elettrica. O almeno questa sarebbe la presunta arma vista dai testimoni. Il condizionale è d’obbligo perché fino a questo momento dell’attrezzo non c’è traccia. Quel che è certo, invece, che una volta sfogata la sua rabbia, ha girato i tacchi, è tornato in strada ed ha ripreso l’autobus per tornare a casa. Nel frattempo sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Morciano che, raccolte le testimonianze, hanno subito diramato la nota di ricerca del mancato squartatore.

La cattura
Sulle sue tracce si sono così messi immediatamente i militari della Tenenza di Cattolica che sono riusciti a rintracciare il “ricercato” all’interno del centro commerciale “Il diamante”. L’uomo ha accennato ad un tentativo di resistenza, prima di consegnarsi ai carabinieri. In tasca, nel corso della perquisizione, non gli è stata trovata la sega elettrica ma due grossi coltelli che, al momento, gli sono valsi la denuncia per porto abusivo di armi da taglio e l’accusa di minaccia aggravata.

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