Montecopiolo. Dramma della solitudine, 67enne trovato morto in casa dopo giorni

Rimini

È morto nella sua casa, da solo, forse per le esalazioni di monossido di carbonio provenienti da una stufetta a legna. La sua famiglia era originaria di Montecopiolo ma si era presto trasferita a Santarcangelo. Da una decina d’anni tuttavia, raggiunto il pensionamento dopo diversi lavori, Pier Paolo Magalotti aveva deciso di tornare nella casa degli avi in via Calvillano che, almeno per un periodo, «aveva diviso con la madre». Per sabato il 67enne aveva prenotato una visita medica e non presentandosi all’appuntamento, era stato tempestato da telefonate rimaste senza risposta. Così due vicine, in preda alla preoccupazione, hanno bussato alla sua porta, e non ricevendo risposta si sono convinte ad allertare i carabinieri della stazione di Novafeltria. Che, giunti sul posto, assieme ai vigili del fuoco hanno forzato la serratura trovando l’uomo senza vita. Per indagare sui motivi del decesso è stata disposta l’autopsia dall’autorità giudiziaria competente, ovvero quella di Pesaro. Nell’abitazione, che risultava chiusa dall’interno, non sono stati riscontrati segni di effrazione. Contattato, il sindaco di Montecopiolo, Pietro Rossi, si unisce «al cordoglio generale». Ai vicini risulterebbe «che il 67enne fosse divorziato e avesse una figlia» ma non sanno aggiungere altri dettagli perché «era un solitario e rifuggiva le occasioni di incontro in paese».

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