Meteo Romagna, week-end di Pasqua a rischio pioggia

  • 16 aprile 2025

La Pasqua in Emilia-Romagna si preannuncia come un mosaico di condizioni atmosferiche in continua evoluzione che dimostrano la forte variabilità di questo periodo: in cui si alternano episodi di intensa instabilità e fasi di tregua temporanea. Così, dopo un inizio settimana segnato da episodi perturbativi e rovesci intensi, un breve soffio di sollievo è atteso dalla fine di venerdì 18 fino alla prima parte di domenica 20, grazie all’ingresso di un cuneo di alta pressione. Tuttavia, l’orizzonte rimane incerto, con la possibilità che nuove perturbazioni facciano capolino proprio a partire dal pomeriggio pasquale. Il meteorologo Roberto Nanni fa il punto sui prossimi giorni.

Nei giorni precedenti Pasqua “instabilità atmosferica”

Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini: nei primi giorni della settimana la nostra regione è stata interessata da correnti umide e instabili, alimentate da un vortice depressionario che coinvolge a più riprese e in maniera particolare le zone interne e lungo l’Appennino. Episodi intensi di rovesci e precipitazioni abbondanti – con accumuli locali che in alcune zone potrebbero raggiungere valori significativi – sono attesi nei prossimi giorni soprattutto nelle aree collinari e montane dell’Emilia e parte della Romagna.

Temperature. Zone interne e collinari: le massime si aggireranno attorno ai 18–20°C, mentre le minime potrebbero scendere intorno ai 10°C, con una sensazione termica accentuata dall’umidità.

Zone pianeggianti e costiere: i valori termici saranno più elevati, con massime che possono raggiungere i 22–24°C e minime leggermente più miti.

La breve tregua tra fine venerdì 18 e sabato 19 aprile

Sul finire di venerdì, la rimonta dell’alta pressione porterà una temporanea stabilizzazione. In questa fase il maltempo andrà ad attenuarsi, in particolare sulle pianure e nelle zone costiere, dove il cielo potrebbe schiarirsi in vari tratti. Indubbiamente, allo stato attuale delle previsioni in nostro possesso, il sabato Santo risulta essere la giornata “migliore” e quella meteorologicamente più affidabile definita da una pausa asciutta e soleggiata. Tuttavia, non sono da escludere rovesci isolati nelle aree interne e lungo l’Appennino, dove la persistenza di correnti instabili provenienti da ovest potrebbero indurre alcuni fenomeni localizzati. Un progressivo incremento termico è atteso: nelle zone del nord e del centro i termometri potrebbero segnare valori attorno ai 20°C, mentre le zone costiere manterranno valori più elevati, fino a 22–24°C. Le minime nelle zone interne dovrebbero rimanere stabili intorno ai 10–12°C.

Il giorno di Pasqua domenica 20 aprile si affaccia una nuova perturbazione

I modelli indicano che, dopo un’eventuale mattinata con qualche schiarita, nel pomeriggio un fronte perturbato atlantico inizierà ad avanzare in maniera più decisa, determinando un progressivo aumento della nuvolosità e l’avvicinarsi di rovesci. I fenomeni potrebbero interessare in particolare i settori appenninici, la Romagna e le zone orientali dell’Emilia, traducendosi in un deterioramento temporaneo delle condizioni nel corso del pomeriggio, con la possibilità di fenomeni temporaleschi in alcune aree esposte. Le massime potrebbero attestarsi attorno ai 18–20°C, subendo una leggera flessione in concomitanza del passaggio del fronte. Pianura e zone costiere: i valori termici saranno più elevati, con massime che possono raggiungere i 22–24°C, anche se l’umidità e le precipitazioni potrebbero rendere la percezione termica più fresca.

Pasquetta lunedì 21 aprile: evoluzione dell’instabilità

Le condizioni per Pasquetta rimangono incerte. Alcuni modelli prospettano una fase di debole stabilizzazione, soprattutto al Nord, mentre in altre zone – in particolare lungo l’Appennino e nelle aree orientali – non si esclude la persistenza di rovesci e fenomeni localizzati. Le massime potrebbero mantenersi attorno ai 20–22°C nelle aree più esposte, mentre le minime dovrebbero attestarsi intorno ai 10–12°C.

La situazione termica continuerà a variare in funzione del passaggio dei sistemi perturbativi e delle influenze locali, come l’eventuale intervento del vento di Scirocco, che in alcune zone potrebbe apportare un breve rilievo termico.

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