“Cari genitori, non proiettate le vostre ansie sui figli a scuola”
- 14 settembre 2024
Come tornare sui banchi senza ansie. Il conto alla rovescia in vista del 16 settembre è partito ma tornare alla normalità pare un’ardua impresa, dopo mesi di spensieratezza e vita all’aria aperta, tirando fino a tardi per poi poltrire tra le lenzuola. Ne parliamo con Matteo Stievano, psicologo dell’età evolutiva.
Dottor Stievano, come si fa a riprendere il ritmo giusto?
«Per facilitare il ritorno alla routine scolastica, bisogna ridurre per gradi il tempo trascorso davanti agli schermi e incoraggiare attività come lettura, scrittura e giochi matematici. Installare un’app per il controllo del dispositivo dei bimbi puó essere una soluzione proprio come creare mettere via i dispositivi elettronici almeno un’ora prima di coricarsi. Scelte, queste, che all’inizio potrebbero causare conflitti o malumori, ma che una volta assodate porteranno a risultati positivi, migliorando la qualità del sonno e la concentrazione durante la giornata. Anche anticipare pian piano l’orario del sonno nelle settimane precedenti, è fondamentale per una transizione serena».
Come ridurre l’ansia della prima campanella?
«Visitando insieme ai figli la scuola e percorrendo il tragitto qualche giorno prima del rientro. Un’altra idea utile? Visualizzare gli impegni quotidiani su una bacheca o un calendario appeso al muro: questo aiuta i bambini a capire cosa aspettarsi e a sentirsi preparati. Per i bambini più grandi, che frequentano le medie, si può proporre una checklist con poche attività da completare ogni giorno; segnando una “X” ogni volta che un’attività è svolta, per rinforzare così il senso di responsabilità e soddisfazione».
Atteggiamenti da recuperare dopo la pausa estiva?
«Dar spazio a alimentazione e abitudini sane. Un bambino che si sente bene nel proprio corpo è più propenso a partecipare alle attività scolastiche e sociali, e a sviluppare una maggior fiducia in sé stesso. Coinvolgete, quindi, i bambini nella preparazione dei pasti e parlate dell’importanza di una dieta variata in modo semplice e positivo. Idee, queste, da integrare con l’attività fisica quotidiana, che aiuta a ridurre lo stress e migliora l’umore. Ancora più significativo è investire nel tempo di qualità passato insieme in famiglia. Creare serate dedicate ad attività condivise, come giochi di società o serate dedicate a “film con popcorn” fa una gran differenza anche per imbastire una roadmap serale che prepari con serenità al riposo notturno e rafforzi l’armonia familiare».
Come conciliare le attività con gli impegni scolastici?
«Serve una buona dose di pianificazione da mettere nero su bianco insieme ai bambini includendo anche spazi vuoti per il riposo e il gioco libero. Occorre ascoltare le preoccupazioni dei figli riguardo al rientro a scuola e rispondere con empatia magari usare diari, disegni o giochi di ruolo».
Cosa evitare come genitori?
«Bisogna fare attenzione a non proiettare le proprie ansie sui figli. In che modo? Ad esempio non controllando in modo ossessivo i voti tramite app scolastiche e non chiedendo conto di continuo di compiti e impegni. È importante dare spazio per far sperimentare a tutti le proprie autonomie, specie durante il primo quadrimestre, che rappresenta un’ottima occasione per imparare a gestirsi senza pressione. Vanno evitati inoltre paragoni con i figli altrui oltre che un’eccessiva enfasi sui risultati, ricordando che lo studio è una maratona e non una corsa. I genitori dovrebbero infine ricordare che il miglior insegnamento è l’esempio: mostrarsi equilibrati tra vita familiare, lavorativa e personale, coltivare relazioni positive e capacità di mantenere uno stile di vita sano invia un messaggio potente ai figli, che aiuta a sviluppare in loro resilienza e fiducia nell’affrontare le sfide quotidiane».