La tabaccaia di Torre Pedrera: “Fotografo ogni giorno l’alba sul mare”
«Lasciarsi sorprendere ogni giorno dall’alba sul mare». È questa la convinzione che guida ogni mattina Nadia Cevoli giù dal letto a orari proibitivi per la maggioranza delle persone e con qualunque condizione meteo. Trecentosessantacinque giorni l’anno la bionda signora fotografa la spiaggia – solitamente da Torre Pedrera a Viserbella - prima che il sole sorga, regolando l’orario con la lettura delle effemeridi. I mattinieri possono incontrarla intenta a ritrarre insoliti angoli di spiaggia, dettagli marini, passeggiatori solitari e altre curiosità che puntualmente pubblica sulle sue pagine social.
Uno sguardo allenato il suo. Come è arrivata alla fotografia, signora Cevoli?
«Da sempre amo leggere, andare a teatro e visitare mostre fotografiche. Circa una decina di anni fa ero in cerca di uno spazio solo mio, prima del lavoro nella tabaccheria di famiglia sul lungomare di Torre Pedrera. Ho compreso che la fascia oraria in cui potevo avere più libertà di movimento senza sottrarre tempo alla mia famiglia era quella della preapertura, così ho iniziato a passeggiare e a fare foto con il cellulare. Nel tempo fotografare è diventata una passione che condivido volentieri con chi ama il mare a questi orari: mutevole, sempre pieno di sorprese e illuminato ogni giorno da una luce diversa. Un vero spettacolo».
Un riferimento più speciale degli altri?
«Amo molto la fotografia di Marco Pesaresi, mio concittadino nonché taciturno cliente. Ho scoperto il suo lavoro attraverso i suoi libri e le mostre. Mi ritrovo in alcuni dettagli del nostro paesaggio, nella conoscenza degli stessi personaggi, in un certo modo di osservare la magia del mare d’inverno avvolto dalla nebbia o sferzato dal vento. Mi capita spesso di passare davanti a un muretto che per noi della zona è il muretto sulla spiaggia libera a fianco del Circolo Velico e di pensare al modo in cui lui lo ha ritratto».
“Torre Pedrera - Your Welcoming Village”, la pagina Facebook della locale cooperativa hotels sceglie spesso i suoi scatti per raccontare una spiaggia insolita e silenziosa, lontana dalla folla estiva. Anche i turisti sembrano apprezzare molto.
«Il riscontro è buono, quando mi capita di non pubblicare sulla mia pagina personale molte persone mi scrivono per conoscere il motivo, grazie alle fotografie con alcuni turisti si è diventati amici e stagione dopo stagione tornano in negozio a salutarmi».
Con le sue foto ha partecipato a vari concorsi. L’ultimo in ordine di tempo?
«“Paparazzo 2023”, il concorso fotografico legato alla manifestazione Amarcort che si è concluso sabato sera. Un mio scatto dal titolo “Piccole infinitudini” è arrivato secondo, vi è ritratto il sole che sembra sorgere esattamente sopra il paletto di un ombrellone».
Il suo scatto del cuore?
«Ne ho in mente diversi. Un uomo ritratto di spalle che passeggia sul bagnasciuga in direzione Rimini, solitario e forse pensoso come potrebbe suggerire la sua postura ricurva. La foto che mi ha emozionato di più è stata senza dubbio incontrare a due passi da casa in modo del tutto casuale un papà e il suo bimbo, africani, uno stretto all’altro intenti ad ammirare forse per la prima volta una nevicata sul mare».
Finita la passeggiata fotografica riprende il suo posto alla tabaccheria Biagini, premiata a maggio dopo quasi cento anni di attività come 67a Bottega Storica di Rimini. Un esercizio che soprattutto durante l’inverno per 12 ore “presidia” il lungomare di Torre Pedrera. Cartoleria, profumeria, oggettistica, servizi vari e una piccola selezione delle sue foto.
«Mia sorella ed io siamo subentrate nella gestione del negozio a nostra madre, oggi ci alterniamo nelle aperture, di modo da avere ognuna i propri spazi di libertà. Il resto della giornata lo passiamo qui, tutto l’anno al servizio della nostra affezionata clientela. Un gratta e vinci, un pacchetto di sigarette (sempre meno), il pagamento di un bollo, qualche oggetto di cartoleria o semplicemente un saluto».