La libreria Viale dei Ciliegi compie 20 anni: “Le buone letture non passano di moda”

Rimini

La libreria Viale dei Ciliegi 17 ha spento 20 candeline, lo ha fatto il 6 novembre scorso, e per l’occasione ha messo a punto iniziative nel segno della creatività. A ripercorrere a ritroso un pezzo della storia di Rimini sono le titolari Elena Gaddoni e Serena Zocca in società con Gianluca Guidomei.

Elena, com’è partita quest’avventura?

«L’idea di aprire una libreria dedicata agli apprendisti lettori è nata frequentando a Bologna un corso sul tema, organizzato dalla libreria Giannino Stoppani. Al corso ho conosciuto Alice Bigli, una delle socie fondatrici che ora lavora in modo autonomo ma all’epoca collaborava con Serena nelle scuole per attività di promozione alla lettura e didattica dell’arte. A Rimini mancava una libreria specializzata per l’infanzia e così ci siamo decise al grande passo, sebbene fossimo originarie di altre città: Alice di Varese, Serena di Verona e io di Imola. Alla squadra si è unito infine un riminese doc, Gianluca».

Mi rivolgo a entrambe. La vostra insegna ricorda i libri dedicati a Mary Poppins, la tata che tutti i bimbi vorrebbero avere, poi immortalata in un film targato Disney.

«Si tratta della strada di Casa Banks immortalata nella serie firmata dall’autrice australiana Pamela Lyndon Travers e scritta tra il 1934 e il 1988. Una caratteristica di Mary Poppins è la sua capacità di saltare nei dipinti divenendone protagonista. Menzionare il Viale dei Ciliegi equivaleva quindi a legarsi al mondo dell’arte oltre che alla sfera educativa».

Avete assistito alla crescita di generazioni di bambini. Qualcuno dopo vent’anni varca la soglia tenendo per mano i suoi figli?

«Assolutamente sì, come nel caso della nostra cara Olga. Ci sono poi due delle nostre prime lettrici che hanno aperto la sede di Cesena; un ragazzo che lavora nell’editoria per Bompiani come traduttore ed editor; una giovanissima che vedrà pubblicato un suo libro per Young Adult nel gennaio 2025. Senza dimenticare una lettrice che si è trasferita negli Stati Uniti per lavorare all’università della Pennsylvania. Sarebbero tantissimi i nomi da ricordare!».

A quali mutamenti avete assistito nel corso di due decadi?

«Sono aumentati in modo esponenziale i lettori di fumetti. Un settore verso cui un tempo si nutriva una certa diffidenza. Quanto alle illustrazioni, la qualità ha fatto un gran balzo avanti. Anche il genere poetico, che era congelato nel limbo, è finalmente rivalutato, pur restando un settore di nicchia. Merito anche delle scuole che fin dall’infanzia investono energie nell’educazione alla lettura a fronte di biblioteche stupende che il resto di Italia ci invidia».

A un passo dal Natale qual è il consiglio per un regalo tutto da leggere?

«Bisogna ascoltare i desideri del bambino per renderlo più motivato ma anche affidarsi agli esperti perché troppo spesso si tende a sottovalutare o sopravvalutare le possibilità di un lettore in erba. Ben venga sempre la possibilità di uscire dal proprio orticello, senza protagonisti tali e quali a se stessi».

Un altro suggerimento?

«Non bisogna smettere di leggere i libri ad alta voce quando i bambini imparano a leggere. Una strategia che permette loro di amare le storie, anche lunghe e complesse. E secondo: è bello leggere ai piccini fin quando sono nella pancia della mamma anche per rafforzare il rapporto affettivo. Preziosi nella prima infanzia sia i testi ricchi di filastrocche sia i libri realizzati in materiali particolari».

Una curiosità?

«Negli ultimi tempi è molto gettonato il bianco e nero per affinare la vista dei più piccoli».

Sempre meno romagnoli leggono. Quello destinato all’infanzia è ancora un ramo saldo dell’editoria?

«Risentiamo in modo relativo del calo di interesse per la lettura, perché, per la nostra esperienza, i bambini, grazie a famiglie e scuola, continuano a diventare lettori. I nodi derivano piuttosto dalla serrata concorrenza dell’e-commerce, ma una realtà come la nostra, che privilegia la ricerca della qualità, tenta di ritagliarsi un suo spazio anche a livello commerciale».

Qualche numero?

«Dopo la pandemia, si è assistito a un boom delle vendite, dopodiché ci siamo assestati senza troppi scossoni».

Come festeggerete questa cifra tonda tonda?

«Con diverse iniziative in partenza dal gennaio 2025 che trasformeranno i bambini fino a 99 anni in librai per un giorno. Un modo per rendere protagonista chi, con occhi sognanti, ci chiede se dormiamo in libreria o si propone per allestire la vetrina».

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