La discoteca Space fa il tutto esaurito a Riccione: in 8mila per le evoluzioni in consolle

Dopo il grande opening party dello scorso 2 giugno, Space Riccione era chiamato a confermare il successo di pubblico e soprattutto la vocazione internazionale che tanto aveva colpito l’immaginario collettivo degli appassionati di tutto il mondo: la risposta è stata positiva oltre le aspettative, visto che questa data difficilmente verrà dimenticata dalle migliaia di presenti che hanno ballato fino all’alba al ritmo di Luciano.
Così come accaduto durante la prima sera, è riecheggiato il payoff di Space Riccione, dove l’idea del club e quella del festival si incontrano: Dreams come True, non a caso scolpito a lettere cubitali sopra la grande terrazza centrale davanti l’Arena.
Del resto l’annuncio della sua nascita, avvenuto esattamente 365 giorni fa, sembrava solo una suggestione, mentre oggi è una realtà che impreziosisce tutto il movimento del clubbing italiano.
Più di 8000 persone hanno potuto assistere alle evoluzioni in consolle di due pezzi da 90 del deejaying globale: Tania Vulcano e soprattutto Luciano, che in questo contesto è sembrato tornare ai fasti di Vagabundos, il party da lui stesso creato che ha imperversato a Ibiza per molti anni.
La strategia di marketing adottata per questo evento ha permesso di raccogliere in due settimane la registrazione online di 15.000 persone, allettate dalla prospettiva di ricevere in cambio la possibilità di accedere gratuitamente, vedere il nuovo Space e assistere alle esibizioni dei due deejay sudamericani, una uruguaiana e l’altro cileno, che non si sono certo risparmiati, offrendo uno spettacolo di altissimo livello.
Tania Vulcano, da decenni protagonista delle notti ibizenche, ha proposto il suo set con la maestria che le riconosce tutto il pubblico: da quando è salita in console alle 22.30 ha mostrato la consueta grande personalità, alternando momenti di atmosfera a groove spinti, con un ritmo sempre ossessivo ma mai forsennato.
Puntuale, a mezzanotte, Luciano ha preso il comando con la qualità tipica del mito: un pezzo dopo l’altro ha riproposto la sua intera carriera, guidando il pubblico in un vero viaggio delle emozioni, direttamente fino alla fine dell’evento avvenuta alle 4.00.
A inizio serata c’era stato spazio anche per ragazzi davvero interessanti come Holchin e soprattutto il duo Stigmaz, che hanno scaldato l’ambiente con suoni innovativi e molto graditi al grande pubblico.
Quando alle prime luci del nuovo giorno la musica si è fermata, ci abbiamo messo un po’ a ricordarci che siamo in Italia, dove evidentemente è possibile realizzare progetti di questo genere.
Nessuno può dire se questa formula potrà durare, quello che è evidente è che si tratta di qualcosa di nuovo che si è affacciato a Riccione. E che fa terribilmente bene a tutti.