L’avvocata e lo chef-surfista: “Da Rimini a Miami, la nostra nuova vita”
Due cuori e gli States. A volte Cupido fa giri immensi prima di scagliare la fatidica freccia e, già che c’è, dimostra anche un pizzico di ironia. È il caso del 36enne Filippo Brici e della 28enne Brenda Querzé, oggi fidanzati felici in Florida che si sono innamorati durante uno dei rari ritorni a Rimini, mentre lui abitava in Australia, dove ha conquistato anche la nazionalità, e lei appunto in America.
Brenda, partiamo dall’inizio: perché è volata oltreoceano?
«Sono nata e cresciuta a Rimini e dopo la maturità, conseguita nel 2015 presso le Maestre Pie, non avevo intenzione di cambiare orizzonte. L’unico dubbio era a quale facoltà iscrivermi a causa dei miei tanti interessi e del tarlo che mi rodeva. Sarei riuscita a mettere in piedi un mio studio dopo la laurea e18 mesi di tirocinio gratuito? I miei genitori (il cardiologo Marziano Querzè e la campionessa di softball Monica Corvino che ha partecipato tra l’altro alle Olimpiadi di Atene del 2004, ndr) mi hanno sempre lasciata libera di scegliere ma è stato un viaggio in Thailandia organizzato nel 2016 a sparigliare le carte».
Cos’è successo?
«Ho conosciuto giovani da tutto il mondo che studiavano all’estero. Così mi sono detta: “Perché no?”. Al ritorno in Romagna ho lasciato la facoltà di Economia e fatto ricerche su Google reputando ideale per le mie aspirazioni l’Università della Florida. Un clima che non comportasse inverni a -10 gradi, diciamocelo, era un requisito essenziale per una romagnola in trasferta. Era il 2017. Passati i primi mesi di assestamento, dove registravo di nascosto le lezioni per risentirle in stanza, ho cominciato a padroneggiare l’inglese. Ed eccomi qui: nella scorsa estate ho concluso la specialistica dalla durata triennale. Un cammino in cui ho potuto contare sulla Green card e di conseguenza su una borsa di studio. Preservarla ha comportato tuttavia numerosi sacrifici, come il mantenimento di una media di voti molto alta. Quanto ai primi quattro anni, il cosiddetto College, che ho concluso con lode, impone prove obbligatorie su tutte le materie, incluse Algebra e Biologia : 3 crediti a esame per un totale di 120. Ma non solo: se non hai la media dell’1,5 vieni messo alla porta. Oggi, dopo aver superato l’esame di Stato, mi sono messa in proprio e ho uno studio nel centro di Miami che condivido con un avvocato di specchiata esperienza».
Filippo, ora ha la doppia nazionalità: italiana e australiana. Come ce l’ha fatta?
«Dopo il diploma all’istituto alberghiero Malatesta, nel 2014 ho frequentato la scuola di Gualtiero Marchesi a Colorno presso Parma. Una punta di inquietudine è arrivata, una volta aperto assieme a mio padre Roberto “La cantinaccia”, il nostro ristorante a Montescudo. Quello che per altri sarebbe stato il traguardo dei sogni a me suonava come un punto di partenza. C’era ancora tanto da esplorare e da imparare, in primis l’inglese. Così a 27 anni ho deciso di vendere il locale. Nel frattempo un cliente originario di Cesenatico mi dà il biglietto da visita a fine cena, dicendomi che mi vuole chef nel suo ristorante a Sydney. Ho concluso la vendita nel dicembre 2015 e a marzo 2016 ero in Australia, una terra che mi ha regalato una bella carriera oltre alla passione “anima e core” per il surf. Nella terra dei canguri il costo della vita è molto alto ma, proprio come negli States, gli stipendi pesano di più che in Italia, anche se è il governo a stabilire quali professionisti servono. Dopo un iter triennale ho ricevuto la residenza permanente e passato un altro anno ho potuto attivare le procedure per ottenere la cittadinanza. Un percorso, rallentato dalla pandemia, che comporta lo studio della storia e delle tradizioni locali ma anche una raffica di esami da sostenere e una spesa, inclusa l’assistenza legale, che per me si è aggirata sui 20mila dollari».
E dopo?
«La vita aveva in serbo altre sorprese. Rientrato a Rimini per l’estate, ho portato i nipoti al mercatino dei bambini. Era il 2022. A fine serata sono andato a salutare un amico in un ristorante, in centro a Rimini. A uno dei tavoli c’era Brenda con un’amica: è bastata una chiacchierata e ho detto: “E’ lei la ragazza che sposerò”».
Dove avete messo radici?
«Nel cuore di Miami dove mi sono trasferito dal gennaio scorso. Ora gestisco assieme alla mamma di Brenda il locale “Mercato” aperto sulla 29esima del Biscayne Boulevard : conquistiamo gli americani con la tradizione enogastronomica italiana ma soprattutto romagnola. Le mie lasagne a cinque strati sono già un must. Alla fine tutti i tasselli sono andati a posto proprio come in un puzzle»