L’assessora Roberta Frisoni: «Il primo obiettivo è il turismo internazionale. C’è una domanda che ancora non catturiamo»

Rimini

RIMINI. La nuova assessora regionale al Turismo indica il mercato internazionale come primo obiettivo delle politiche turistiche dell’Emilia-Romagna. Il Corriere Romagna le ha chiesto di analizzare i dati Istat relativi al 2024, a 5 anni dalla stagioen condizionata dal Covid che ha segnato una sorta di spartiacque.

Assessora Frisoni, a 5 anni dal Covid i dati sulla Destinazione Romagna dicono alcune cose: l’importanza degli stranieri, il peso sempre più forte degli affitti temporanei o dell’extra-alberghiero, la crisi degli alberghi con poche stelle, i mesi estivi che non fanno i numeri del passato. D’accordo con questa lettura?

«Sì, il tema grosso dopo il covid è la crescita costante del turismo internazionale. Ma oltre ai numeri bisogna guardare alle esigenze del turista che sono cambiate».

E cioè?

«C’è sempre più una ricerca di soluzioni o di esperienze in termini di alloggio o di attività all’aria aperta. L’altro giorno ero a Comacchio e in quella località con l’offerta del Parco del Delta o dei campeggi, per esempio, hanno vissuto un’intensa crescita. Non solo nei mesi estivi ma anche nella tarda primavera o in autunno. In tutto il mondo ormai il tema di ‘fare vacanza’ non è più esclusivamente collegato alla stagionalità. L’economia cambiata (sino agli anni ‘70 tutte le fabbriche chiudevano e riaprivano nello stesso periodo), l’esplodere di fenomeni come i low cost aerei, un certo cambio culturale per cui sempre più spesso si cercano e si trovano spazi per il benessere e le esperienze fuori dalla quotidianità portano a dire che il mondo del turismo, anzi dei ‘turismi’ - perché sono sempre più diverse le motivazioni di viaggio - vanno chiaramente verso una direzione di apertura 12 mesi l’anno. E questo se vogliamo è anche un fattore interessante e positivo per temi correlati, quali la redditività l, l’occupazione, la sicurezza e la trasparenza del lavoro».

E l’extra-alberghiero?

«Per quanto riguarda l’extra alberghiero è vero che sono cresciute le richieste ma c’è bisogno di controlli mirati e di una regolamentazione. Con l’introduzione del CIN conosceremo meglio i dati del fenomeno e capiremo meglio come agire».

L’estate che perde presenze?

«In realtà tante destinazioni hanno tenuto bene grazie ad eventi non solo turistici ma anche sportivi che animano costantemente le nostre località. Ma qui ci si collega anche al tema del turista italiano che è parte trainante della domanda rivolta alla costa, un turista afflitto in questi ultimi anni da una forte erosione del potere d’acquisto. Io però sottolineerei anche un altro aspetto molto importante...».

Quale?

«Oltre ai dati sulle presenze vanno considerati i fatturati e la redditività per capire dove e come intervenire. I 4 e 5 stelle spesso sono aperti tutto l’anno e riescono a diversificare la loro offerta approfittando magari anche delle fiere. Gli alberghi piccoli spesso hanno una discrasia fra proprietà e gestione che li penalizza. Vorrei entrare in questi meccanismi per cercare di muovere le leve che muovono la redditività. Con il nostro Osservatorio regionale vogliamo essere in grado di comprendere sempre più i fenomeni che i semplici valori Istat non possono cogliere».

In che modo?

«Da un lato utilizzando dati ancora non sfruttati come per esempio le celle telefoniche. Dall’altro incrociando le banche dati per misurare i valori aggiunti sui fatturati, e declinarli anche a livello territoriale. Questo è un aspetto fondamentale. Dall’analisi di questi elementi si possono strutturare politiche e azioni più mirate, più efficaci. Spesso per esempio non consideriamo chi viene da noi solo in transito, spende, segue un concerto e poi magari va a dormire altrove. Anche questo è un valore aggiunto da misurare, da sfruttare».

I collegamenti sono un tema importante e con il boom degli stranieri la questione degli aeroporti è più che mai importante. Lei in commissione politiche economiche ha detto che dobbiamo far crescere i nostri aeroporti. Ma come e quale ruolo intende giocare la Regione?

«C’è sicuramente una domanda potenziale di turismo internazionale che ancora non catturiamo e che invece avremmo tutta la capacità di catturare perché abbiamo una regione infrastrutturata con quattro scali che possono accogliere tantissimi voli. Per me è il primo obiettivo perché il turismo internazionale è in grado di darci quel valore aggiunto in più. In questo momento, come giunta, il presidente De Pascale ha detto più volte che vorremmo condurre una politica integrata e sistemica fra gli aeroporti».

Quale sarà il metodo?

«Sarà quello di confrontarsi con gli aeroporti e con i territori per arrivare a una regia. Poi, certo, il mercato ha le sue logiche. I vettori scelgono dove andare, c’è una dinamica di mercato... Una delle strategie è quella di attrarre il più possibile i vettori. In quest’ottica si inserisce l’evento che la Regione ospiterà l’anno prossimo, Routes 2026, evento internazionale di riferimento del mondo aviation. A Rimini ci saranno tutte le compagnie aeree e verranno a conoscere il nostro territorio. L’investimento è volto a far sì che sempre più compagnie aeree apprezzino e valutino il nostro territorio come sede da cui operare. è un evento strategico per creare una prospettiva di crescita del sistema aeroportuale. Al tempo stesso stiamo lavorando per potenziare sempre più anche i collegamenti ferroviari internazionali sopratutto con la Germania».

Ma sull’extra-alberghiero, in particolare gli affitti brevi, al di là del monitoraggio, al di là dei controlli, cosa cambia dal punto di vista delle politiche turistiche? Pensate che ormai si debba fare i conti con questa offerta e includerla nella promozione? Vedremo degli spot con dei turisti che entrano in un Airbnb?

«Noi dobbiamo promuovere un’esperienza che intercetta i bisogni del turista. Su queste nuove forme di accoglienza è necessario intanto il rispetto delle regole e quindi il monitoraggio che ci darà le informazioni necessarie. Non dimentichiamoci che il tema degli affitti brevi impatta in maniera negativa anche sulla ricerca di alloggio, specie nelle grandi città e necessita di essere disciplinato. Su questo tema di estrema importanza lavoriamo in sinergia con l’assessorato di Giovanni Paglia che sta affrontando la questione dal punto di vista delle politiche abitative».

E sul fronte del turismo?

«Sul fronte turismo, al momento, noi dobbiamo fare in modo che la nostra struttura ricettiva tradizionale abbia gli strumenti per ammodernarsi e intercettare le nuove esigenze del turista e vogliamo giocare il nostro ruolo per una nuova riqualificazione del nostro patrimonio alberghiero e urbano. Da un lato, in sinergia con la mia collega Irene Priolo, attraverso approfondimenti urbanistici nei quali entrano per esempio in campo anche le colonie. Dall’altro muovendo le leve finanziarie, che possono anche essere diverse perché, per esempio, un conto è riqualificare un piccolo albergo, un conto è intervenire su una struttura grande o addirittura su una colonia».

Di fatto, però, il Superbonus al 110% ha creato un potente strumento per la riqualificazione di alloggi che poi possono essere messi in affitto breve in competizione con gli hotel. Pensate anche voi a qualcosa di analogo per il settore ricettivo?

«A suo tempo lo dicemmo che quella, misura andava fatta anche per il settore ricettivo alberghiero... avremmo innescato già da qualche anno un processo di riqualificazione. Ma non è stato fatto e comunque il 110 non tornerà».

Ma per il settore alberghiero pensate anche al contributo a fondo perduto?

«Su alcuni strumenti in parte c’è già. Noi pensiamo di lavorare per rafforzarlo per supportare piani economici finanziari più pesanti. Quel che però è importante è che vogliamo mettere in piedi una politica di sostegno all’imprenditoria andando a intercettare risorse e finanziamenti a livello nazionale ed europeo per creare una politica stabile e ben codificata di sostegno, dando regole stabili negli anni. L’imprenditore deve avere un quadro di riferimento preciso nel quale si può muovere».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui