Rimini. Investita sulle strisce e “rapita”, il 20 febbraio inizia il processo

Rimini
  • 29 gennaio 2025

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Il prossimo 20 febbraio partirà il processo a carico di un automobilista siciliano di 46 anni e di un suo dipendente, un riminese di 59, per l’incidente che avvenne nell’ottobre del 2021 in via della Repubblica a Rimini, dove un’anziana fu investita sulla strisce e pedonali. Prima che il processo penale partisse la vittima e i suoi familiari, assistiti dagli avvocati Marco e Monica Lunedei, sono stati integralmente risarciti dall’assicurazione rca dell’autovettura. Un’auto risultata noleggiata sotto falso nome dall’investitore, che aveva la patente revocata da 10 anni. Rinviati a giudizio quindi l’autore dell’investimento, il 46enne siciliano che dopo l’incidente avrebbe trascinato di peso e caricato nell’auto l’anziana ferita per poi darsi alla fuga, e il dipendente, il 59enne riminese, che avrebbe escogitato una falsa ricostruzione dei fatti. Il siciliano raccontò che la donna in stato confusionale si trovava in viale Pascoli e lui l’avrebbe soccorsa, con l’aiuto di un dipendente. Versione molto diversa da quella della 75enne che seppur ferita riuscì a chiamare il figlio dal cellulare dicendo di essere stata investita e poi rapita. Grazie all’individuazione di svariati testimoni oculari, all’acquisizione dei filmati di videosorveglianza della zona in cui si era verificato l’investimento e all’autorizzazione delle intercettazioni, gli investigatori della questura di Rimini avevano ottenuto le prove per risalire al 46enne e al suo dipendente. Entrambi assistiti dall’avvocato Nicola De Curtis, sono indagati per lesioni personali stradali gravissime, aggravate dall’avere la patente revocata, fuga del conducente e frode processuale. Il presunto complice, invece, deve rispondere di favoreggiamento personale. a.d.m.

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