Il mistero in duomo a Rimini, macchia scura sulla reliquia: «L’omero di San Nicola suda». I fedeli sperano nel miracolo
La reliquia di San Nicola avrebbe “sudato”. Il condizionale è d’obbligo, perché trattasi di un fenomeno soprannaturale finora mai riscontrato a Rimini, ma ben documentato a Bari, dove riposano altri resti mortali del santo vissuto a cavallo tra il terzo e il quarto secolo dopo Cristo. L’essudazione, scientificamente inspiegabile, è nota come “manna di San Nicola”, e consiste appunto in piccole gocce di un liquido simile all’acqua che vengono essudate dalle reliquie. Nel caso riminese si tratta dell’osso dell’omero sinistro, accuratamente conservato in una teca di vetro, esposta in Duomo dallo scorso 6 dicembre, in occasione dell’inizio dell’anno giubilare. Non pochi pellegrini, nel corso degli ultimi giorni, hanno riferito di aver notato che a circa metà della reliquia dell’omero si è manifestata una chiazza di colore più scuro: un segno ricondotto alla manna di San Nicola, animando la speranza che anche a Rimini si stesse verificando il miracolo. Miracolo del quale non ci sono al momento certezze, nemmeno su pregresse manifestazioni. «La sudorazione fa parte della storia della Chiesa - ricorda il vescovo di Rimini, Nicolò Anselmi -. Ma nel caso dell’omero di San Nicola - ravvisa, mettendo un freno agli entusiasmi - non sappiamo se la macchia era già presente in precedenza, o se è causata da fenomeni di natura atmosferica, come l’umidità».
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