Rimini, test di allarme pubblico della Regione il primo di aprile

La Regione lancia un nuovo test del sistema di allarme pubblico nazionale It-Alert per incidente industriale e lo fa nel giorno dedicato da molti agli scherzi del pesce di aprile. Martedì infatti, annuncia un comunicato diffuso oggi dalla giunta regionale e presente anche sul sito ufficiale, ci sarà una simulazione in provincia di Rimini, nella zona di Novafeltria. «La prova di invio dei messaggi», spiega la nota diffusa oggi, «riguarda il caso specifico di incidente rilevante per uno stabilimento a rischio, soggetto alla direttiva Seveso, la Marig Esplosivi industriali srl di Novafeltria, che funziona come deposito di esplosivi per il successivo trasporto e vendita».
«A partire dalle 10», spiega il comunicato, «il messaggio di prova raggiungerà tutti i cellulari collegati alle celle di telefonia mobile della zona test, un’area di cinque chilometri di raggio attorno allo stabilimento. Sono coinvolti i territori di cinque comuni riminesi: oltre a Novafeltria, i limitrofi Maiolo, Pennabilli, Sant’Agata Feltria e Talamello, per una stima di circa 11.300 cittadini residenti, oltre a coloro che transiteranno nell’area stessa nell’arco di un’ora: il tempo, appunto, in cui resterà “in aria” il messaggio. Nella zona di test insistono anche un ospedale e 17 scuole. Il messaggio potrebbe transitare per effetto dell’overshooting in aree confinanti di Toscana e Marche. Molto importante, per contribuire al miglioramento del sistema di allarme, è che le persone coinvolte nel test compilino il questionario online sul sito di IT-Alert. La partecipazione al sondaggio rappresenta infatti un’occasione per i cittadini di fornire feedback diretto e aiutare a costruire un sistema più sicuro e affidabile»
Il test sarà coordinato dal Dipartimento nazionale della Protezione civile in stretto raccordo con la Prefettura di Rimini e l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. L’Ufficio Territoriale di Rimini dell’Agenzia attiverà un punto di coordinamento avanzato nell’area test in collegamento con il Dipartimento nazionale; circa una cinquantina i volontari di Protezione civile coinvolti in attività di presidio e supporto durante tutta la fase di test.
I precedenti
Tra la fine del 2023 e il 2024, la sperimentazione del sistema IT-Alert ha coinvolto tutte le province dell’Emilia-Romagna in diverse fasi, relativamente ai due scenari specifici presenti sul territorio: il collasso di grandi dighe e gli incidenti industriali rilevanti. Sono stati effettuati test sulle sei grandi dighe del Conca (Rn), Mignano (Pc), Santa Maria del Taro (Pr), Fontanaluccia (Re), Riolunato (Mo) e Ridracoli (Fc) e sui cinque siti industriali di Scam (Mo), Yara Italia Spa (Ra), Yara (Fe), Brenntag Spa (Bo) e Marig (Rn). I test sui casi specifici hanno coinvolto complessivamente una cinquantina di Comuni, circa 500 volontari come “sentinelle” e oltre 650mila cittadini residenti. A luglio 2023 era stata effettuata una sperimentazione generale con l’invio del messaggio a tutti i telefoni cellulari collegati a celle di telefonia mobile dell’Emilia-Romagna.
Come funziona il messaggio
Ogni dispositivo mobile connesso alle reti degli operatori di telefonia può ricevere un messaggio “IT-Alert”. Non è necessario iscriversi né scaricare nessuna applicazione: il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti. I messaggi IT-Alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando il più possibile la zona interessata dall’emergenza. È possibile che il messaggio indirizzato a un’area raggiunga anche utenti fuori dell’area stessa oppure in aree senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test serviranno a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema. Sul sito IT-alert - https://www.it-alert.it/it/ - sarà presente anche il link al questionario che tutti coloro che si troveranno nei territori coinvolti saranno invitati a compilare per contribuire a implementare il sistema.
Il sistema nazionale di allarme pubblico IT-Alert è disciplinato da una direttiva e da specifiche indicazioni operative che ne definiscono e circoscrivono le modalità di funzionamento e impiego. Dal 14 febbraio 2024 il sistema è già attivo per incidenti rilevanti in stabilimenti industriali soggetti alla “direttiva Seveso”, collasso di grandi dighe, attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano) e incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, mentre è ancora in fase di sperimentazione per maremoto generato da sisma, attività vulcanica di Stromboli e precipitazioni intense.
«Per incidente rilevante», spiega la regione, «si intende un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verifichino in uno stabilimento industriale classificato a rischio dal decreto legislativo 26 giugno 2015, n.105, in attuazione della direttiva comunitaria del 2012 sugli incidenti connessi con sostanze pericolose, e che provochi pericolo grave a persone e ambiente. Per ogni stabilimento esiste un Piano di emergenza interno (Pei) contenente le misure di mitigazione dei danni all’interno dello stabilimento, e un Piano di emergenza esterno (Pee), per i danni all’esterno».