“Gru e cantiere sono un pericolo”: in via Rossa scatta l’ordine di messa in sicurezza
Un cantiere bloccato da anni, con l’enorme gru immobile a simboleggiarne il decadimento e ora, per il Comune, anche la pericolosità per l’incolumità pubblica. Si tratta dei fabbricati di via Rossa, lasciati incompleti dalla ditta che doveva eseguire i lavori e ormai in stato di abbandono: l’impresa ha ancora pochi giorni di tempo per mettere in sicurezza il cantiere smontando la gru e consolidando il perimetro della recinzione per evitare che i pannelli possano staccarsi mettendo a repentaglio la sicurezza di chi passa per quella strada. Così stabilisce l’ordinanza firmata dal sindaco Jamil Sadegholvaad.
I precedenti
Non è la prima volta che il cantiere fantasma di via Rossa si trova al centro di riflessioni sulla sicurezza: già nel 2018 Ausl Romagna e amministrazione comunale avevano rilevato problematiche di questo tipo, ma è dal marzo dell’anno scorso che sono partiti approfondimenti specifici. In particolare, l’unità organizzativa Gestione edifici e Sicurezza aveva inviato alla ditta una richiesta di «documentazione riguardante le verifiche e lo stato di conservazione del basamento della gru». Dallo scorso maggio è poi partita una serie di ulteriori accertamenti in merito, sulla scorta di una segnalazione della polizia locale, che ha attestato come «tale documentazione risulta scaduta». Non solo: pochi giorni dopo, a inizio giugno, l’unità organizzativa Protezione civile e pubblica incolumità ha chiesto formalmente a proprietà del terreno e ditta incaricata dei lavori di fornire altri documenti, in particolare «le certificazioni aggiornate attestanti le regolari attività di manutenzione e le verifiche eseguite sulla gru presente nel cantiere».
Il sopralluogo
La risposta fatta pervenire dal privato, però, viene ora bollata dal Comune come «incompleta e soprattutto incongruente»: valutazioni, queste, che fanno seguito a un sopralluogo eseguito in loco il 9 luglio dal responsabile dell’unità Protezione civile e pubblica incolumità, il quale ha accertato «lo stato di perdurante degrado per gravi carenze manutentive». Non finisce qui, perché il giorno successivo l’unità Sicurezza impiantistica e antinfortunistica dell’Ausl ha rincarato la dose in una nota finita direttamente sul tavolo del primo cittadino. In essa si evidenzia infatti come la documentazione presentata dalla ditta incaricata della manutenzione risulti «contraddittoria nel suo contenuto rispetto al reale stato di fatto della gru ed a quanto dichiarato nel rapporto di manutenzione laddove l’apparecchiatura e l’impianto elettrici vengono certificati in buono stato quando in realtà risultano mancanti». Dal sopralluogo sarebbe invece emerso che la gru sia «priva di cavi elettrici che collegano il quadro di manovra a bordo macchina ai principali componenti e motori di movimento». Insomma, il colosso sarebbe «impossibile da movimentare sia in condizione ordinarie che di emergenza». L’altra fonte di pericolo rilevata da Palazzo Garampi è rappresentata dagli stessi pannelli di delimitazione del cantiere, in particolare quelli sul lato confinante con la corsia che immette in via Circonvallazione Nuova: il rischio, in questo caso, è che in condizioni meteorologiche avverse possano staccarsi e cadere sulla strada «con evidenti ripercussioni sulla sicurezza della circolazione». Ecco perché ora il Comune ha giocato la carta dell’ordinanza, imponendo all’impresa di mettere in sicurezza l’intera area. In caso di inottemperanza, sarà il comando di polizia locale a fornire il proprio supporto «per consentire l’esecuzione coattiva» del provvedimento.