Gran caldo in Romagna: “Ma l’acqua non mancherà, la diga di Ridracoli è piena”

Sole splendente in cielo, caldo torrido, sabbia bollente. E docce continue come unico refrigerio in spiaggia. In Riviera tutto questo è possibile grazie ad un sistema idrico funzionante. Che raccoglie acqua durante l’inverno per servirla poi, a turisti e residenti, d’estate, tranquillamente dai rubinetti. Nonostante settimane senza piogge e temperature infernali.

«Anche quest’anno la stagione turistica è assicurata – sottolinea Tonino Bernabè, presidente di Romagna acque, la società che gestisce le fonti idropotabili della Romagna -. L’acqua, infatti, c’è, e per tutte le attività: alberghi, ristoranti, piscine, centri benessere e, naturalmente, per le civili abitazioni e per l’agricoltura, in quest’ultimo caso per via del buon funzionamento del Canale emiliano romagnolo per gli usi irrigui». L’acqua, appunto. La reale ricchezza davanti a tanta siccità. Come quella che sta colpendo in questo periodo il sud Italia, tra razionamenti continui e camion cisterne in circolazione nei comuni dell’interno.

È l’effetto Ridracoli, la diga più grande dell’Emilia Romagna, capace di assicurare la sopravvivenza idrica di tre province: Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna. E che, in connessione con altre fonti, garantisce all’economia turistica della Riviera lunga vita. Con numeri impressionanti. «Il fabbisogno d’acqua per la Romagna è di 110 milioni di metri cubi l’anno – spiega Bernabè -, di cui 35 milioni per la sola Rimini. Ebbene Ridracoli, da sola, ne garantisce 55 milioni, di cui 15 milioni per il Riminese. Che dispone anche di altre fonti idriche che assicurano ulteriori 20 milioni di metri cubi d’acqua: 17,5 provenienti dal conoide Marecchia, il resto dal conoide Conca. Sorgenti nel Riminese, infatti, non ce ne sono, eccetto la sorgente Fontana di Verucchio, da diversi mesi, però, non utilizzata, per lavori».

Ma per rendere ancora più evidente l’efficacia del bacino artificiale nel quale confluisce il fiume Bidente è sufficiente valutare il volume dell’acqua che, puntualizza il presidente di Romagna acque, «ad oggi (ieri, ndr) segna 25,6 milioni di metri cubi, più della media storica che è di 23 milioni, livello toccato ad esempio lo scorso anno. Molto superiore a quello del 2017: 20,9 metri cubi che fu un anno di grande siccità». A dimostrazione della grande capacità che ha la diga di contenere perfettamente l’acqua piovana. «E infatti, quest’anno, a giugno, sono caduti 143,8 millimetri d’acqua, il doppio del 2023 quando ne caddero 76,5 mm. E Ridracoli è piena».

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