Tutto perfetto, o quasi. L’Adunata degli alpini ha fatto il botto, una baldoria da carnevale di Rio che ha riempito città, alberghi, locali, bar e ristoranti. «Ma in tutta questa organizzazione che ha retto in maniera eccellente, il sistema dei trasporti pubblici non è stato all’altezza». A tuonare è la presidente dell’Associazione albergatori, che ha passato la domenica a ricevere «numerose segnalazioni da parte di strutture ricettive che hanno hanno lamentato questa grave lacuna: Start Romagna doveva potenziare le corse e questo deve servire da lezione, spero, per la prossima». Stando infatti a quanto riporta Aia, «l’evento è stato sottovalutato per quanto riguarda il numero di mezzi da utilizzare, perché c’erano troppe poche navette, corse, collegamenti». E stando sempre al quadro delle lamentele emerso, continua la Rinaldis, «Sia la zona Sud che quella nord sono state penalizzate, ma quella nord risulta essere stata maggiormente “dimenticata” dai collegamenti».
In taxi o a piedi
Gli alpini, infatti, si sono trovati «con bus strapieni», impossibilitati a salire e quindi costretti a muoversi a piedi per lunghe distanze o a ricorrere all’uso dei taxi. «Un peccato», continua la presidente Aia, «perché bisognava capire in anticipo la portata di questo appuntamento che è stato straordinario e che ha portato centinaia di migliaia di persone». Il problema legato ai trasporti pubblici, però, secondo la Rinaldis è stato «l’unico in mezzo a tanti, tantissimi lati positivi che mettono in secondo piano gli aspetti negativi, perché non era facile ma l’organizzazione della città ha retto benissimo». Non era facile, aggiungono dall’Associazione albergatori, perché «l’Adunata degli alpini ha portato un concentrato di persone che non si vede neanche nel pieno dell’estate, durante la Notte rosa, in questi quattro giorni c’è stato un fiume di persone che si è riversato con musica, baldoria, allegria, e la prova è stata superata». Anche da parte degli alberghi. Perché se è vero che «tanti alpini si sono accampati con tende ovunque», spiega la Rinaldis, «è anche vero che i circa 800 alberghi aperti nel comune di Rimini erano pieni per oltre il 90 per cento». Ad avere fatto saltare il tutto esaurito è stata, come spesso accade, la variabile più temute in riviera: «Il meteo che non ha aiutato - concludono da Aia - ma il bilancio è stato comunque grandioso e la vetrina è stata davvero unica». «Nella giornata di venerdì il Metromare ha effettuato 277 corse e trasportato 30.000 persone, dimostrandosi un servizio rapido, puntale e affidabile per il trasferimento tra Rimini e Riccione. Nella giornata di sabato, nella quale era stato previsto un ulteriore incremento delle persone in circolazione, Start Romagna ha spiegato che il Metromare stava «viaggiando a pieno regime, con 8 filobus in servizio». Non solo, Start in una nota ha parlato anche di «servizio potenziato anche per le linee 4 e 11» per le quali sono state eseguite sin dal primo mattino di sabato delle corse aggiuntive. E ancora: addetti d’esercizio e gruppo controllo di Start Romagna sono stati presenti «sul territorio nelle vesti di facilitatori, per fornire tutte le informazioni necessarie all’utenza», hanno precisato sempre dall’azienda in una nota inviata sabato, in cui è stato anche chiarito che «la centrale operativa integrata sta gestendo il servizio e vigilando affinché tutto fili liscio con quattro addetti sempre presenti per oltre venti ore consecutive». Sempre secondo Start Romagna, «il programma di navette e il potenziamento delle linee» stava funzionando e non è stata «segnalata alcuna criticità».