Emilia-Romagna, stop ai diesel Euro 5 da ottobre: arriva la richiesta di rinvio
BOLOGNA. Dall’1 ottobre del 2025 «non potranno circolare per Parma più del 50% dei veicoli di commercianti e artigiani che sono diesel euro 5 o precedenti» e per questo serve «un rinvio dell’estensione del divieto di circolazione agli euro 5 diesel per la prossima stagione invernale oppure si valutino ampie deroghe. Ma sono necessari anche forti potenziamenti delle alternative all’uso dell’auto privata». A lanciare l’allarme sulla scadenza è Pietro Vignali, capogruppo di Forza Italia in Regione, attraverso una interrogazione sul Piano aria integrato regionale che, appunto, dalla prossima stagione invernale (dall’1 ottobre 2025 al 31 marzo 2026) estende il divieto di circolazione nelle aree urbane dei Comuni sopra i 30.000 ad autoveicoli e veicoli commerciali diesel euro 5. Un tema, come ovvio, che non preoccupa solo Parma ma molti cittadini (e soprattutto artigiani e commercianti) delle città più popolate, a cominciare dai capoluoghi di provincia. «Si tratta di una regola che, a fronte di benefici non così significativi in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico, penalizza moltissime persone che non hanno concrete alternative per lavoro e varie situazioni di vita all’uso dell’auto privata», avvisa Vignali chiedendo “più flessibilità e realismo”. La Regione, dice dunque, dovrebbe «rinviare l’entrata in vigore dell’estensione del divieto agli euro 5 fino a quando non vi saranno migliori possibilità di rinnovare i parchi mezzi e saranno efficaci i potenziamenti delle alternative all’uso dell’auto. Se non saranno migliorati e incrementati la viabilità ciclabile e i mezzi pubblici, comprese le navette nei parcheggi scambiatori, una tale misura interdittiva creerà troppi disagi». Si potrebbero poi valutare deroghe per commercianti e artigiani, anziani con bassi redditi e persone che hanno carichi familiari «per cui l’uso dell’auto diventa indispensabile. Ci vorrebbero più realismo e concretezza e meno ideologia nell’affrontare le tematiche ambientali e la necessaria riduzione dell’inquinamento», conclude Vignali.