Emilia-Romagna, la riminese Elena Ugolini in campo per la Regione si rivolge anche al Pd: «Farò una proposta civica» VIDEO
RIMINI. Mentre il Pd e il centro sinistra discutono sul futuro candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna dopo la partenza di Stefano Bonaccini per il Parlamento europeo con in piedi anche l’ipotesi del sindaco di Ravenna Michele De Pascale e dell’assessore regionale Vincenzo Colla (piacentino), scende in campo la riminese d’origine Elena Ugolini
«Sono stata per due mesi in silenzio, quando è venuto fuori il mio nome sui giornali come possibile candidato per la presidenza della Regione. Mi sono decisa a parlare solo ora, perché ho capito che ci sono le condizioni per poter costruire un progetto civico che cambi il modo di pensare al governo della nostra regione». Sono le prime parole pronunciate oggi da Ugolini, già sottosegretaria all’Istruzione (nel Governo Monti) e preside del liceo Malpighi di Bologna, da candidata (molto probabilment sostenuta dal centrodestra) verso le elezioni regionali in Emilia-Romagna. Ugolini sceglie di sciogliere le riserve oggi in piazza Galvani, a Bologna, dove si tiene la maratona oratoria della Camera penale territoriale contro i suicidi in carcere nell’ambito della mobilitazione nazionale a tema. Dopo aver parlato in piazza, continua Ugolini rispondendo ai cronisti a margine: «Alle elezioni regionali del 2020 ha votato solamente la metà dei cittadini, uno su due ha detto ‘non mi interessa’. Penso sia arrivato il momento di riavvicinare tutti, giovani, persone di mezza età e anziani, al senso del bene comune che noi tutti dobbiamo costruire. Ci sono tantissime energie che potremmo liberare nella nostra regione, che è una bella regione e va bene perché ci sono tantissime persone che si prendono responsabilità e un cittadino su 10 ha la partita Iva».
Però, continua l’ex sottosegretaria, in Emilia-Romagna «c’è tanto in più da fare: penso alla sanità, che dovrebbe seguire un paradigma diverso, più vicino al malato e a chi ha bisogno. Penso alla formazione professionale iniziale, a chi ha bisogno di imparare un lavoro perché desidera fare un certo tipo di percorso. Penso al sociale, al ruolo del terso settore, e penso agli anziani: perché dobbiamo vivere tanto se la nostra non è una bella vita? Sarebbe bello nella nostra regione cominciare un percorso di costruzione di un noi, di un modo per pensare al futuro che risponda alle domande della gente. Valorizzando le competenze, non in chiave antipolitica. Ma per riavvicinare tutti al bene pubblico, alla necessità di prendersi una responsabilità. Questo- rimarca Ugolini- è quello che io posso dire fino ad oggi». Insiste l’ormai neocandidata: «La Regione è sempre stata di un certo partito, ma quello che dico lo dico a tutti. Anche alle persone che hanno governato da 54 anni la nostra regione: non possiamo guardare al futuro e alle sfide che ci sono senza cambiare paradigma. Se il 35% dei nostri ragazzi dice che vorrebbe andare via, dobbiamo farci delle domande. Non perché non sia giusto che facciano un’esperienza all’estero, ma perché- conclude Ugolini- il nostro paese dà meno possibilità. Non possiamo permettercelo».
Nata a Rimini nel 1959, dove ha frequentato le scuole prima dell’università, Ugolini si metterebbe a capo di una lista civica sulla quale dovrebbero convergere anche i partiti del centro destra, da Fratelli d ‘Italia alla Lega. Laureata in Filosofia a Bologna, dove poi si è stabilita, ha iniziato nel 1985 a insegnare al liceo paritario Malpighi di Bologna per poi diventare preside. Dopo diversi incarichi nazionali in ambito istruzione è stata sottosegretario all’Istruzione nel Governo Monti dal 2011 al 2013. Ha partecipato diverse volte al Meeting di Cl di Rimini. Fra i suoi insegnanti ha avuto uno dei padri del movimento a Rimini, don Giancarlo Ugolini, suo prof di religione al liceo (nonostante lo stesso cognome non sono parenti). Oggi ha annunciato di voler scendere in campo.
«Colloqui coi partiti e col centrodestra finora?», ha detto ancora oggi Ugolini. «Le cose sono uscite solo sui giornali, io ora farò una proposta civica. Se il Pd volesse aderire sarei felicissima. Bisogna vedere chi ha il coraggio di mettere in discussione alcuni metodi, alcuni processi e alcune modalità di gestione del potere. Sono abituata a lavorare con tutti e ad aprire tutte le finestre possibili, per uno scopo: la costruzione del bene di ognuno, di ogni persona». A margine della maratona contro i suicidi in carcere di piazza Galvani, ha aggiunto: «Comincia un percorso di costruzione adesso. L’unica cosa vera è che in tantissimi si sono messi a disposizione e mi hanno detto ‘ti aiutiamo in questo percorso’. Io sono aperta a tutte le proposte che cercano di rispondere ai bisogni della gente, dei bambini, delle mamme, di chi fa impresa, di chi coltiva, di chi si prende cura del territorio. È il momento giusto».