Doppio cognome, solo l’8% lo sceglie. Ma c’è chi lo dà ai figli già grandi

Rimini

Nel corso dell’anno appena concluso 90 famiglie riminesi hanno scelto di dare ai propri figli il doppio cognome, quello della madre in aggiunta a quello del padre. Una possibilità che in Italia esiste dal giugno del 2022, che a Rimini ha prodotto 87 doppi cognomi a partire da giugno 2022 fino alla fine del 2023, che si sommano appunto ai 90 del 2024.

In proporzione, considerando che i nati nel 2024 sono stati 1.026, poco più dell’8% dei genitori ha quindi scelto di usufruire della nuova possibilità fornita dallo Stato italiano. Considerato il lasso di tempo maggiore nella rilevazione del 2022- 2023 e il numero leggermente più basso (87) si può dire che la tendenza si è tenuta sostanzialmente costante, senza grossi incrementi o diminuzioni. Tuttavia, ci sono anche casi, rari, in cui i genitori di bambini già nati decidono di far aggiungere quello della madre: l’ultima a farlo è stata una coppia residente a Villa Verucchio, che ha aggiunto il cognome della mamma al nome della figlia, già di cinque anni. «E’ un’evenienza rara .- conferma l’assessore ai Servizi anagrafici, Francesco Bragagni - ma dal 2022 si sono registrati altri casi come questo».

L’evoluzione

A sottolineare il valore del doppio cognome è la vicesindaca con delega alle Pari Opportunità Chiara Bellini, che evidenzia come la possibilità di mettere entrambi i cognomi «rappresenti un’evoluzione per la società». «Dare questa possibilità alle donne e alle famiglie di oggi significa andare nella direzione delle politiche paritarie e di genere. Io ritengo che sia giusto che i figli portino entrambi o cognomi, o che almeno sia possibile scegliere che cognome dare ai propri figli».

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