Dopo 37 anni la sentenza: le case in via Feleto sono abusive. A rischio demolizione

Che le cause legali in Italia siano complesse, aperte a continui ricorsi e contro ricorsi, e, quindi, lunghe ed estenuanti, è noto a tutti. Soprattutto a chi ci incappa. Ma che una vicenda giudiziaria legata ad un abuso edilizio possa durare la bellezza di 37 anni e arrivare a conclusione dopo cinque sentenze: due di natura amministrativa e tre di natura civile (l’ultima, quella definitiva, della Cassazione), è qualcosa di inconcepibile, da guinness dei primati.
La storia
Eppure è così. Parliamo della vicenda legata alla costruzione di quattro edifici in via Feleto, con una decina di appartamenti, all’interno di una lottizzazione, considerata abusiva dal Comune di Rimini. Al punto che Palazzo Garampi, sin dall’inizio, era l’aprile del 1988 - proprio così: 37 anni fa - con un’ordinanza ad hoc aveva sospeso tutto. Opere ritenute abusive poiché ricadevano su un terreno comunale con destinazione agricola. Ma la lottizzazione, nel frattempo, aveva prodotto una cinquantina di lotti abusivi (circa trenta proprietari) con case, garage, manufatti. «Sospensione – prevedeva il provvedimento adottato dal Comune, - con richiesta di acquisizione delle aree e di demolizione dei manufatti».