DnA Rimini: “Gatto preso a fucilate, già successo in passato”

Attenzione, c’è qualcuno a Verucchio, piuttosto sadico, a cui piace sparare ai gatti. «È già successo due volte ed bisogna evitare che accada ancora». Per questo scende in campo anche l’associazione DnA Rimini (Difesa, natura, animali, ambiente) Rimini che si occupa della tutela degli animali e dell’ambiente.
Sinora si sono verificati già due episodi, peraltro a danno di gatti della stessa famiglia. L’ultimo della serie è Giulio: il gatto è scomparso di casa la sera della Fogheraccia, è stato ritrovato quattro giorni dopo, al canile di Rimini, completamente cieco da entrambi gli occhi. Giulio ha perso la vista a causa di una fucilata che lo ha colpito in pieno muso. Un gatto maschio docile e tenerone che ha fatto la felicità della sua famiglia ma è tornato a casa crivellato di pallini sparati da un fucile Flobert in grado di esplodere cartucce con pallini fini (calibro 12).
Giulio è stato portato dal proprietario, il signor Gilberto, al Centro veterinario Valmarecchia. Il dottor Widmer Mattei del Centro che ha visitato il malcapitato felino spiega: «Giulio ha il viso pieno di pallini sparati da distanza ravvicinata. Al momento è cieco, anche se dobbiamo rivederlo per capire che effetto hanno fatto le prime cure. Il viso era crivellato di pallini, era sofferente, non era il caso di aprire l’occhio per capire come stava».
«La cosa strana – sottolinea Mattei – è che più o meno la stessa cosa è successa al gatto del cugino, anche se in quella occasione il gatto è stato colpito con un proiettile da un fucile ad aria compressa».
Nella stessa zona (via Di Mezzo), al cugino del proprietario di Giulio era accaduto infatti un episodio simile. In quel caso il gatto Meo era stato colpito da un proiettile. Una vicenda sulla quale ora indagano i carabinieri forestali.
Intanto interviene anche l’associazione dnA Rimini che, per bocca della sua presidente, Uliana Vergoni, afferma: «Come Associazione DnA Rimini ci auguriamo che questo episodio, il secondo di cui siamo venuti a conoscenza, sempre nella stessa zona, sia indagato a fondo. Il più delle volte i reati contro gli animali sono considerati di serie Z, gli ultimi di cui occuparsi. Ma le vittime sono esseri che soffrono e provano dolore come tutti noi. Qualche mese fa il gatto del cugino del signor Gilberto aveva subìto lo stesso trattamento: hanno sparato anche a lui. Non è una coincidenza! C’è qualcuno che in quella zona deliberatamente spara. Si vive tranquilli a Villa Verucchio sapendo che c’è qualcuno che gira armato e spara ad esseri viventi che lo infastidiscono? Direi proprio di no».