Delitto di Rimini, i figli di Pierina a Manuela: “Abbi il coraggio di dire la verità”

«Trova il coraggio di dire tutto ciò che sai». Anche nonostante «le gravi minacce ricevute da te e da Giorgia». è l’appello accorato che i parenti di Pierina Paganelli lanciano a Manuela Bianchi in vista dell’avvio dell’incidente probatorio programmato per domani mattina. Assistiti dagli avvocati Monica e Marco Lunedei, Giuliano, Giacomo e Chiara Saponi tengono a esortare l’ex amante di Dassilva a proseguire sulla strada della verità, quella strada che riconoscono essere «difficile» proprio per via delle conseguenze ingiuste e potenzialmente gravi che immaginano Manuela possa temere.
Paure alimentate principalmente dalle intimidazioni esternate da Valeria Bartolucci, moglie dell’indagato ed ex amica del cuore di Manuela. Nel dettaglio, tra le parole più dure e che avrebbero spaventato maggiormente la nuora di Pierina ci sarebbero quelle afferenti alla «bara bianca alta 1.70» che Manuela avrebbe dovuto preparare per la figlia Giorgia. Un’intimidazione tutt’altro che velata (anche se poi Valeria ha spiegato come la “metafora” utilizzata non volesse indicare una minaccia ma descrivere l’entità del suo dolore per via dell’allontanamento da Dassilva che è in carcere da luglio). «Possiamo solo immaginare le remore, le angosce e le paure che ti hanno impedito di parlare fino ad ora» riconoscono infatti i figli della 78enne, invitando però Manuela a «trovare il coraggio di dire tutto ciò che sai. Ormai più nulla potrà restituirci la mamma, abbiamo solo bisogno di sapere la verità su quanto accaduto. Solo in questo modo - concludono - il suo assassino potrà essere assicurato alla Giustizia e la mamma potrà finalmente trovare la pace».
Nessun sospetto
Nei confronti della parente, infatti, i familiari più stretti di Pierina non nutrono sospetti in merito a un suo coinvolgimento diretto nell’omicidio. «Non la ritengono capace di avere ucciso la suocera e nemmeno di avere ordito la sua morte» precisano i legali che li assistono. Così, la scelta di fornire una nuova versione agli inquirenti, spiegando cosa accadde “veramente” quella mattina del 3 ottobre 2023, è stata accolta dai figli di Pierina con una certa riconoscenza nei confronti della cognata, incastrata in una posizione facilmente comprensibile come scomoda. A partire dalla vicinanza fisica con la moglie del suo ex amante, che continua a essere la sua dirimpettaia, e che attualmente è indagata per minacce e diffamazione grave nei suoi confronti. «Capiscono che ci sono state ragioni che l’hanno trattenuta e si riconosce lo sforzo di dire la verità alla fine - spiegano i legali - e sono consapevoli che martedì dovrà affrontare una prova importante ed emotivamente intensa».