Delitto di Pierina a Rimini, spunta un video di Loris. E la difesa di Dassilva avanza ipotesi alternative

Rimini

Il 3 ottobre 2023, alle 17.43, la telecamera della farmacia San Martino di via Del Ciclamino, riprende Loris Bianchi, fratello di Manuela, nuora di Pierina Paganelli, scendere la rampa del garage dove poco più di 5 ore dopo la 78enne sarà accoltellata a morte per 29 volte. Alle 17.55, ossia qualche minuto dopo, Loris viene nuovamente ripreso dalla stessa telecamera, stavolta con il padre Duilio e il cane, scendere nuovamente la rampa del garage e dirigersi verso sinistra dove c’è il box di Pierina e la rampa di scale che portano all’appartamento di Manuela, al numero 31 del complesso residenziale di via del Ciclamino. I video della telecamera della farmacia, quelli che hanno costituito la base delle indagini della Squadra mobile diretta dal dirigente Marco Masia, sono anche gli stessi che riprendono Louis Dassilva, il 34enne senegalese unico indagato per omicidio e in carcere dal 16 luglio scorso, tornare verso il condominio in un orario compatibile con l’uccisione.

Il video e l’udienza

Il video di Loris Bianchi, mandato in onda dalla giornalista Tatiana Bellizzi su Rai 1, scompagina un po’ le cose. Una nuova suggestione che arriva ad appena una settimana dall’udienza del 9 settembre davanti al Tribunale del Riesame di Bologna chiamato a decidere sull’esigenza cautelare di Dassilva. In sostanza se le prove portate dal sostituto procuratore Daniele Paci, che ha coordinato le indagini della squadra mobile di Rimini, non dovessero convincere i giudici del Riesame, Dassilva potrebbe tornare in libertà. E quel video che mostra Loris Bianchi scendere nei garage il pomeriggio dell’omicidio potrebbe fare la sua parte. «Per il momento ci limitiamo a sottolineare che gli elementi a carico del nostro assistito non hanno consistenza, e che potrebbero esserci ipotesi alternative a quelle formulate dalla Procura». Lo sostiene l’avvocato Andrea Guidi che si è unito al pool difensivo di Dassilva composto dall’avvocato Riario Fabbri e dalla criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone. E tra le ipotesi alternative che la difesa potrebbe portare ci saranno anche le contraddizioni di Loris Bianchi che ai giornalisti nelle innumerevoli interviste televisive ha sempre sostenuto di non essere sceso in garage il 3 ottobre del 2023. Bugia o dimenticanza? Certo è che quel video la Procura l’avrà sicuramente già analizzato attentamente e soppesato alla luce degli interrogatori effettuati da Loris, dalla sorella Manuela Bianchi, amante dell’unico indagato Dassilva, e della moglie di questo, Valeria Bartolucci. Il 9 dunque la difesa tenterà di smontare l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Vinicio Cantarini che ha portato all’arresto dell’unico indagato dopo mesi in cui i sospettati in questa vicenda erano tutti e quattro. Manuela e il fratello Loris, Louis e la moglie Valeria. E allora per quale motivo gli inquirenti avrebbero dovuto stringere unicamente su Dassilva? Una questione di alibi, perché Loris e Manuela hanno a loro favore la testimonianza della figlia, la ragazzina che quella sera era a cena e che ai poliziotti ha sempre raccontato di essere stata in casa con mamma e zio.

Dassilva invece poteva contare solo su quanto detto dalla moglie che comunque era in un’altra stanza e forse addormentata. Infine c’è il video della farmacia, che anche se notturno e quindi in bianco e nero, riprenderebbe Dassilva tornare a casa in un orario compatibile con il delitto. Per gli inquirenti dopo essersi disfatto dell’arma. Infine il Dna. C’è quello maschile isolato su alcuni oggetti rinvenuti sulla scena del crimine, in particolare quelli nella borsa di Pierina, l’agenda e il tablet. Dna maschile in quantità esigua e forse non utilizzabile per una comparazione con quello dell’indagato. Anche in questo caso non c’è ancora certezza; pare infatti che il genetista, Emiliano Giardina nominato dal gip Cantarini per effettuare i test abbia chiesto una nuova strumentazione al laser che potrebbe facilitarne l’accrescimento e quindi la comparazione. I risultati non saranno disponibili per il Riesame, ma per l’udienza dell’11 ottobre davanti al gip di Rimini.

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