Delitto di Pierina a Rimini: l’incidente probatorio sul filmato della telecamera spartiacque per il caso

Rimini

Delitto di Pierina Paganelli: la Procura è pronta a depositare l’istanza di incidente probatorio per il video della farmacia di via del Ciclamino. La sensazione è che, quando si terrà, l’esperimento probatorio sarà l’atto determinante per il futuro del processo a Louis Dassilva. Perché dal risultato delle perizie e degli esperimenti sul video della farmacia dipende anche l’eventuale scarcerazione dell’unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli. Se dovesse dare esito negativo o incerto, la misura cautelare in carcere firmata dal gip Vinicio Cantarini potrebbe addirittura venire meno per mancanza della prova “regina”. Ma per decidere c’è ancora tempo e servono più informazioni. Una parte di queste potranno arrivare il 24 ottobre, data in cui il Tribunale del Riesame che ha confermato la detenzione preventiva in carcere per il senegalese depositerà le motivazioni. Dopodiché, verranno nominati i periti per l’incidente probatorio sulla telecamera della farmacia in base ai quesiti che il sostituto procuratore Daniele Paci presenterà al gip. Nell’istanza al giudice Cantarini inoltre, la Procura allegherà anche le dichiarazioni rilasciate a sit del condomino che avrebbe sollevato i dubbi maggiori sul video. Il condomino infatti, dopo aver detto in tv di riconoscersi nel filmato che inchioderebbe Dassilva, scagionando di fatto il senegalese, interrogato dalla Squadra mobile non avrebbe confermato. Con l’incidente probatorio insomma si elimineranno tutti i dubbi, perché il giudice potrebbe anche chiedere al condomino di passare nuovamente davanti alla telecamera per confrontare il video con quello in cui si ipotizza sia stato ripreso Dassilva. La Procura infatti gran parte dell’accusa l’ha basata sull’ipotesi che Dassilva sia tornato verso il condominio di via del Ciclamino dopo aver gettato l’arma del delitto finendo ripreso dalla telecamera della farmacia, la famosa cam3. In attesa di certezze, che non è detto arrivino, la Squadra mobile sta lavorando su ipotesi alternative sempre con un unico indagato Dassilva. Nonostante i difensori del senegalese, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, spingano per un’ipotesi diversa che vorrebbe Pierina uccisa con la complicità di due persone, la Mobile continua a scavare e verificare tutte le ipotesi che ruotano intorno a Dassilva. Se dovesse venire meno la prova della cam3 - sostengono gli inquirenti - significherebbe solo che il killer ha percorso un’altra strada.

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