Da Rimini al Vietnam cambia vita. “Ecco come ho avuto successo con la pizza”
Prima pizzeria del Vietnam e tra le prime cinquanta dell’Asia. A meno di un anno dall’apertura del suo locale “Margherì”, a Ho Chi Minh, il pizzaiolo 36enne Ciro Sorrentino ha mietuto un traguardo prestigioso incoronato nei giorni scorsi in Giappone presso l’Ambasciata italiana di Tokyo. La sua pizzeria è la migliore del Vietnam per il 2024 e tra le prime 50 dall’Asia al Pacifico. Il giovane è cresciuto in Romagna dove ha cominciato a fare il pizzaiolo, appena adolescente, prima a Villa Verucchio e poi a Viserba, dove i familiari hanno infine preso in gestione la pizzeria da asporto ”No problem”.
Che effetto fa questo riconoscimento?
«Essere la 48esima pizzeria tra Pacifico e Nuova Zelanda, nonché la più quotata del Vietnam è un’enorme soddisfazione, che condivido con il mio staff, una decina di persone in tutto. Il duro lavoro, la qualità e la costanza pagano sempre e questo premio sarà il punto di partenza per migliorarci ancora. Tante le difficoltà incontrate. A Hong Kong puoi scovare gamberi di Mazara del Vallo freschi di giornata, invece in Vietnam si fatica anche a trovare prodotti locali. In pratica è come giocare in Champions League con una squadra di serie “B”».
Il successo è iniziato in Romagna.
«Le prime soddisfazioni sono arrivate con il “Margherì” di Cesenatico, il mio ex locale. Un nome che poi ho esteso alla pizzeria aperta in Vietnam, neanche un anno fa. Proprio dalla Romagna ho mutuato la capacità di lavorare sotto pressione e una grande professionalità».
Da cinque mesi è diventato papà di Elisa. Come concilia lavoro e famiglia?
«Ringrazio mia moglie Mai Vo Tiet che mi permette di dormire qualche ora prima del lavoro (sorride, ndr). Ci siamo trasferiti in Vietnam proprio per avere ritmi più blandi rispetto all’Italia e diventare genitori».
Ha trovato la felicità dall’altra parte del mondo?
«Direi piuttosto che ho portato la mia passione dall’altra parte del mondo».
Si definirebbe il pizzaiolo dei due mondi?
«Preferisco mister Margherì (ride e sullo sfondo si sente la vocetta della piccola Elisa, nda)».
Novità in vista sul menù?
«Tantissime, a partire dai ravioli di Wagyu A5, ossia granchio e salsa rosa e poi la pizza con beef brisket: una base di pomodoro e beef brisket, a cui aggiungere a fine cottura, provolone affumicato, una spolverata di paprika, cipolla caramellata al burro e demi glace (cioè un brodo di carne ripassato con farina e burro). Un’altra chicca? La pizza patate e salsiccia fatta da noi con panna liquida e cipolla croccante. Infine il nostro cavallo di battaglia a Cesenatico: la “Regina Margherí” con base di pomodoro da arricchire a fine cottura con pomodorini confit rossi e gialli, oltre a mozzarella di bufala e origano, olio extravergine e tanto basilico. Quest’ultima creazione mi sta molto a cuore perché mi ha permesso di avere grandi risultati, come entrare nella 50 top pizza Italia “Pizzerie eccellenti“».