Da Rimini al Costa Rica, nuovi trionfi per la surfista Carolina Guerra: «Così volo sulle onde dell’oceano»

Rimini

Da Rimini fino in Costa Rica per surfare le onde del Pacifico. E per mettere a segno due importanti traguardi: il terzo gradino del podio nel torneo di Guiones e la medaglia d’oro nel torneo di Samara. Successi che hanno consentito a Carolina Guerra - 36 anni, surfista romagnola - di classificarsi in sesta posizione nel Circuito del Pacifico. Una delle competizioni più prestigiose della regione, capace di calamitare professionisti da tutto il mondo. «Quando cavalchi la tavola ti senti libera e gioiosa», dichiara Guerra. Che non vede l’ora di tornare in Romagna per prepararsi alla nuova sfida che l’attende: i campionati italiani di surf, in programma in Sardegna nei mesi a venire.

Un po’ di storia

«Non avendo iniziato a surfare da bambina, ho dovuto affrontare un viaggio interiore intenso per prepararmi mentalmente». Proprio così. Per Carolina Guerra, quello con il surf non fu un “colpo di fulmine”, bensì un amore sbocciato solo nel momento in cui, appena laureata, decise di completare i suoi studi a San Diego. Fu lì che vide per la prima volta i surfisti cavalcare l’oceano. «Un maestro imprevedibile - ce lo descrive la riminese -. All’inizio non è stato facile domare le emozioni. Ancora oggi affronto le insidie più grandi che si nascondono nelle correnti, sfidando costantemente la paura». Una paura che Guerra ha dimostrato di poter vincere, considerati i recenti successi in Costa Rica. Anche se il ricordo di quel primo incontro con il Pacifico sembrerebbe essersi impresso in modo indelebile nella sua mente. «Un’esperienza mozzafiato - commenta la surfista -. La sua vastità, il suono potente delle onde che si infrangono, e la grazia dei surfisti che sfidano la forza della natura e creano un’atmosfera di pura magia». In altre parole: come non lasciarsi travolgere dal fascino di quello sport? Che, tiene a specificare la riminese, non è solamente questione di abilità fisica. «La mente gioca un ruolo cruciale - spiega -. Grazie alla meditazione e allo yoga ho imparato ad averne il controllo e a trovare calma e concentrazione nei momenti di panico». Ora che l’oceano lo conosce a memoria, Guerra non teme più il confronto con “l’onda alta”. Libertà sconfinata e prospettiva di uno stile di vita intriso di adrenalina: sono le principali ragioni che portarono la 36enne, anni fa, a legare il suo destino a questa pratica. «Il surf coinvolge tutti i tuoi sensi e ogni istante in acqua è pura felicità - tiene a rimarcare -. La connessione con la natura è qualcosa che adoro profondamente». A ottobre e novembre, l’avventura continua con i campionati italiani di surf in Sardegna. Che Carolina Guerra, forte dei titoli internazionali appena conquistati, affronterà con tutt’altro spirito rispetto alle passate competizioni.

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