Da Rimini a Samarcanda, sei romagnoli sulla Via della seta in moto

Se in America il sogno di ogni motociclista è la Route 66, la mitica strada che collegava Chicago con la spiaggia californiana di Santa Monica, a Rimini l’aspirazione di ogni biker è percorrere l’antica “Via della Seta” per arrivare a Samarcanda, simbolo di avventura e di scoperta. E se i motociclisti a stelle e strisce preferiscono le massicce e iconiche Harley-Davidson, i biker della Romagna scelgono le più leggere e dinamiche cross-over dotate di pneumatici 50% off-road, ideali per affrontare sia asfalto che terreni sterrati.
Come quelle che il 51enne Carlo Cicchetti, il 55enne Alberto Tanesini, il 61enne Gaetano Maiorana, il 52enne Davis Casagrande, il 33enne Denis Girometti, il più giovane, e il 55enne Ubaldo Tuccio, tutti romagnoli doc o d’adozione, metteranno in moto il 1° maggio per lanciarsi verso un’incredibile avventura tra valli, montagne, deserti e frontiere dell’Eurasia.
Quaranta giorni di viaggio, 11 nazioni toccate, da Rimini a Samarcanda e da Samarcanda a Rimini, 16mila chilometri coperti, fino al ritorno sotto il romanico Arco d’Augusto. Con dentro al cuore ancora vive le immagini più suggestive della Grecia (che sarà raggiunta in nave, con partenza dal porto di Ancona), della Turchia, della Russia, del Kazakistan, dell’Uzbekistan, dell’Ungheria, e poi della Slovenia e della Romania. Per un’immersione totale attraverso culture, paesaggi e storie uniche, che terminerà il 10 giugno tra le spiagge della capitale italiana del turismo: tutti e sei con una motivazione forte che, finalmente, grazie anche al supporto dell’associazione onlus “Gas aperto Rimini”, saranno riusciti a soddisfare.