Consiglio Regionale, ecco i 10 romagnoli: Parma fa incetta di voti, Bulbi spera nel ripescaggio
- 19 novembre 2024
Sono 10 i consiglieri “romagnoli” eletti in Consiglio regionale, in perfetta parità di genere, al netto di possibili new entry con la scelta degli assessori da parte del neo presidente Michele De Pascale. Si tratta, infatti, di cinque donne dal Partito democratico, a cui si aggiungono altri due dem, e tre uomini dal centrodestra, di Fratelli d’Italia, mentre Lega e Forza Italia restano all’asciutto, con il Carroccio che nel 2020 aveva espresso tre consiglieri. Tre provengono da Rimini, altrettanti da Ravenna e quattro da Forlì-Cesena.
Da Rimini
Nel dettaglio la provincia di Rimini esprime miss preferenze in Romagna con l’ex sindaca di Santarcangelo di Romagna, la dem Alice Parma: con quasi 9.700 voti stacca nettamente l’ex presidente del Consiglio regionale Emma Petitti, circa 8.700 voti. Dietro di loro il riccionese Simone Gobbi con 4.156 preferenze che però resta fuori. Il centrodestra porta invece a Bologna il consigliere comunale a Rimini di Fratelli d’Italia, Nicola Marcello, che come da tradizione fa incetta di voti alle urne, oltre 6.700. Niente da fare, tra gli altri, per l’ex sindaca di Riccione Renata Tosi: Forza Italia non porta esponenti in Aula e lei si ferma a 2.485 preferenze. Rispetto alle Regionali del 2020 il Pd torna primo partito con quasi il 42% rispetto al 31,5%, davanti a Fratelli d’Italia, 27,7%. La Lega da prima con il 35,5% al 4,7% viene scavalcata anche da Fi e ottiene più o meno le stesse preferenze di Rete civica.
Da Ravenna
Da Ravenna, provincia da cui viene De Pascale si incamminano verso le Torri di Kenzo in tre. Per il Partito democratico l’ex sindaca di Bagnacavallo Eleonora Proni, oltre 8.850 voti, e il capogruppo dem a Faenza Niccolò Bosi, con 5.813. Si ferma invece a 4.660 preferenze il presidente del Consiglio comunale di Ravenna, ed ex assessore, Massimo Cameliani che non va in Consiglio regionale. Lascia lo scranno di Palazzo Merlato per sedersi su quello di Viale Aldo Moro Alberto Ferrero di Fratelli d’Italia, con quasi 3.200 voti. Il Pd rafforza la sua leadership rispetto al 2020 passando dal 37,6% al 44,9%, anche qui con alle spalle non più la Lega, al 4,1% dal 31,1%, ma Fratelli d’Italia, dall’8,3% al 27,7%. Il Carroccio fa anche peggio di Rete civica che guadagna il 6,1%.
Da Forlì-Cesena
Infine dalla provincia di Forlì-Cesena sono quattro gli eletti: per i dem i due forlivesi Daniele Valbonesi, ex sindaco di Santa Sofia, Valentina Ancarani ex consigliera comunale a Forlì, e la cesenate ed ex assessora Francesca Lucchi. Per loro rispettivamente 9.455, 8.685 e 7.352 voti, mentre può sperare in un “ripescaggio” Massimo Bulbi con le sue 6.326 preferenze. Dal centrodestra sale verso Bologna il forlivese Luca Pestelli, e si tratta di una prima volta per la sezione locale di Fdi, grazie a 5.349 preferenze. Anche qui niente da fare per la Lega che da quasi il 33% del 2020 passa al 5,1% scavalcata da Forza Italia al 5,9% e da Fdi al 24,3%.