Concessioni balneari, gli esperti riminesi: “Ecco come prepararsi per i bandi”

Rimini

«Concessioni balneari, ecco come prepararsi per non perdere le spiagge». Già perché mentre le associazioni di categoria sono concentrate sul tema indennizzi - entro il 31 marzo il ministro Salvini dovrà varare il decreto attuativo - i tecnici del settore sono già al lavoro sulle evidenze pubbliche e sugli eventuali, complicati, tecnicismi che potranno abbondare all’interno dei bandi di gara comunali.

A spiegarlo è Gianfranco Sanchi, consulente in finanza agevolata e bandi aziendali: «Mancano ancora due anni al giugno 2027, limite temporale che gli enti locali anno per redigere i carteggi ma è bene che i bagnini inizino ad organizzarsi per non farsi trovare impreparati. La materia, del resto, è alquanto complessa e far passare del tempo può essere molto rischioso. In ballo c’è il futuro della concessione». Seppur di chiaro non ci sia ancora nulla: solo dall’incontro romano tra i balneari e il ministro Salvini si è saputo che il ministero delle Infrastrutture provvederà ad emanare un “bando tipo” per le concessioni, una sorta di linee guida che i Comuni potranno seguire al fine di evitare eccessive differenziazioni territoriali, un aiuto per i bagnini potrà arrivare da studi professionali e conoscitori della materia. «Di certo non c’è nulla – avverte Sanchi -. Anche se, come esperti, riteniamo che senza un piano economico corretto, senza sostenibilità economica, e senza una visione imprenditoriale innovativa, difficilmente si potrà vincere il bando e ottenere la concessione. Ecco perché è importante avere alle spalle un team di professionisti».

La sfida in arrivo

Una vera e propria sfida, dunque, per la quale il gruppo di tecnici formato da Sanchi e dai commercialisti Fabio Vannucci e Michele Fesani, sta promuovendo una serie di incontri “live webinar” aperti ai balneari. Spiega Vannucci: «La situazione è in divenire. I bandi, infatti, non sono ancora pronti. Ma qualche Comune ha già provveduto a vararli. Come, ad esempio, Iesolo, Genova e Maiori. Dove sono uscite fuori delle novità sorprendenti. Mai viste prima». In particolare per la parte legata all’offerta economica e alla professionalità del bagnino. «Mi faccia dire che alcuni passaggi del bando mi hanno stupito, e non poco – commenta Vannucci -. Come per la parte finanziaria. Invece dell’offerta economica vera e proprio è stata inserita una royalty del 2% che il vincitore del bando dovrà riconoscere al Comune come corrispettivo per poter utilizzare commercialmente quella concessione. è ovvio che ad ogni aumento percentuale della royalty scatta un punto in più in gara. Stessa cosa per la parte di spiaggia destinata ai residenti, almeno il 25%, con prezzi degli ombrelloni stabiliti dal Comune. Se si supera nell’offerta il 25% scattano, naturalmente, punti in più. Così come per i posti ombrellone riservati ai disabili: si parte dal 3% a salire». Insomma, in assenza di linee guida ogni Comune può agire come meglio crede «lavorando anche di fantasia».

L’avvalimento

Fino, addirittura, alla parte legata alla professionalità. «In questo caso – puntualizza Vannucci – il Comune di Maiori ha previsto, ma è anche una prerogativa dei contratti sugli appalti pubblici, che un imprenditore privo di esperienza possa ricorrere allo strumento dell’avvalimento. E cioè, come si legge nel bando: “avvalersi delle capacità di altri soggetti”, bagnini in questo caso, ma ad una condizione: “che questi ultimi eseguano direttamente quei servizi e quelle forniture per cui tali capacità sono richieste”». «Siamo solo agli inizi – conclude Sanchi -, ma come vedete bisogna stare molto attenti e lavorare d’anticipo. Perché partecipare ad un bando impreparati e, soprattutto, all’ultimo momento, molto probabilmente determinerà la sconfitta e la perdita della concessione e dell’attività di spiaggia».

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