Concerti saltati al Beat village di Rimini, Dolorati condannato, ma cade l’ipotesi di truffa

Un anno di reclusione e 6mila euro di provvisionale è la pena che ha deciso il giudice del tribunale di Rimini per Willer Dolorati, l’ex ingegnere e consulente aziendale finito al centro della bufera per il caso dei concerti saltati al Beat village nel 2018.
Il processo
Dopo numerose udienze (in una di queste il cantante Al Bano è stato anche ascoltato come testimone) è terminato il giudizio di primo grado con la condanna, arrivata nonostante la richiesta di assoluzione formulata dal pm Daniele Paci, focalizzatosi su un errore di imputazione. Circostanza di cui il giudice ha tenuto conto, rinviando al pm gli atti per l’eventuale riformulazione del capo di imputazione in appropriazione indebita di 40mila euro. Somma, quest’ultima, che Dolorati si sarebbe messo in tasca non restituendo le caparre versate dalla ditta Pony catering, alla quale aveva dato da intendere che avrebbe ottenuto ingenti guadagni, grazie alla partecipazione di artisti internazionali ai concerti. Ma il manager, invece, come ha ribadito anche ieri in aula, non aveva nessuna volontà di frodare nessuno. «Nessun tribunale ha stabilito che c’è stata una truffa di concerti - ha dichiarato, assistito dall’avvocato Damiano Antonio Balestrieri del foro di Salerno -. I concerti sono stati in parte eseguiti, fino alla data in cui Al Bano non si è esibito per motivi che, come ha dichiarato in tribunale, nulla avevano a che vedere con fantomatiche truffe. La manifestazione - ha aggiunto - è stata effettuata nel rispetto delle regole (aveva il patrocinio del Comune, ndr). I biglietti sono stati tutti risarciti e questo dimostra che non c’era volontà di incassare soldi e non pagare i concerti».
La vicenda
Nel 2018, alla darsena di Rimini, si sarebbero dovuti esibire i big della musica italiana e internazionale nel Beat Village. Ma alla fine uno dopo l’altro, tanti artisti - Renzo Arbore, Vinicio Capossela, Loredana Bertè, Patty Pravo, Tony Hadley, Massimo Ranieri, Ray Wilson dei Genesis, fino ad arrivare ad Al Bano e Romina - avevano dato forfait, segnalando “inadempienze contrattuali”, con una raffica di concerti annullati e migliaia di biglietti da rimborsare. Società parte lesa, la Pony Catering che chiamò Al Bano come testimone.