Rimini. Chiude l’area per cani al parco don Bello, residenti preoccupati

Rimini

Viserba, quattrozampe trasferiti dal parco don Tonino Bello all’ex campo di calcetto di via Tombari/angolo via Schinetti. L’area di sgambamento che i possessori di cani di Viserba dovranno utilizzare da lunedì è stata ufficializzata ieri pomeriggio durante un incontro pubblico, presenti gli assessori Francesca Mattei con delega al Benessere animale e Mattia Morolli ai Lavori pubblici. Una trentina i cittadini presenti, alla maggioranza dei quali la decisione, «comunicata questa sera all’ultimo minuto sebbene a Viserba della chiusura dello sgambatoio del parco della Piscina se ne parlasse da mesi» non è proprio andata giù. Tra i presenti anche qualche residente, che pregustando sonni più tranquilli non ha nascosto un certo sollievo: «Sentire abbaiare i cani tutto il giorno e tutta la notte per tanti anni non è stato per nulla semplice». La tempistica, hanno spiegato gli assessori, è stata dettata da vari fattori, non ultime motivazioni tecniche e legate al numero crescente delle certificazioni di bimbi con disabilità presenti a Rimini Nord. Qualche numero: 1200 i cani presenti a Viserba secondo l’assessora Mattei, 1200 i mq dello sgambatoio in chiusura (suddiviso in due distinte aree) a fronte di un nuovo spazio unico di circa 750 mq, non ancora allestito e dove mancheranno nel primo periodo alberi, acqua, panchine e bidoni per la raccolta dei rifiuti.

Il congedo forzato dallo spazio verde del parco don Tonino Bello, «l’unico ben ombreggiato e fruibile anche in piena estate, fatto che lo ha reso il più frequentato di tutta Rimini nord», lascia parecchi viserbesi proprietari di cani con l’amaro in bocca. I più arrabbiati hanno giurato di non volersi trasferire nella nuova collocazione provvisoria: «A questo punto andremo a passeggiare in spiaggia e per strada». Sul quanto provvisoria potrà essere la soluzione di via Tombari è parso di capire che potrebbe facilmente essere molto più di un anno e più scettici non hanno nascosto di temere che possa trattarsi di una scelta definitiva. Sul punto gli assessori hanno tranquillizzato gli animi, dicendosi «impegnati a monitorare le aree comunali non vincolate destinate ad ospitare lo sgambatoio definitivo». Diversi i cittadini che hanno riproposto ai due amministratori il sogno nel cassetto, l’allargamento del Parco don Tonino Bello sul lato villa Pozzi/via Marconi, in una fascia di proprietà privata non urbanizzata che potrebbe così completare adeguatamente la riqualificazione dell’area della nuova piscina. L’operazione però non sembra semplice e tantomeno economica secondo le valutazioni già espresse qualche mese fa dall’assessore Morolli.

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