Bloccato il cantiere della scuola, salvati i rondoni che nidificano da 50 anni a Rimini

Rimini

In pericolo i rondoni che nidificano da 50 anni, Karis Foundation chiude il cantiere per metterli in sicurezza. Tutto inizia lunedì scorso quando i referenti di “Monumenti vivi Rimini” fanno un sopralluogo presso il cantiere alla Fondazione Karis di Marebello che ospita le scuole superiori. «Solo il giorno prima – spiegano - ci eravamo accorti della presenza di impalcature dotate di reti che avrebbero potuto ostruire l’accesso alle cavità, ossia i nidi. La scuola, infatti, è una grande colonia di rondoni, documentata nella nostra mappa online e sorta da almeno 50 anni». La collaborazione è scattata subito. «Il capo cantiere Filippo Ripa assieme al progettista Giancarlo Ligi e al coordinatore per la progettazione Gianluca Gemmani ci hanno incontrato come da nostra richiesta - confermano dall’associazione - provvedendo alla rimozione dell’ultima fila di reti già l’indomani».

Progetto con gli studenti

Ma non è tutto. Gli attivisti si sono assicurati che i lavori non toccassero l’interno del solaio nel rispetto della legge 157 del 1992. Richiesto, inoltre, che la proprietà venisse informata della presenza degli uccelli, «in modo da valorizzare un esempio vivente di biodiversità urbana attraverso una serie di iniziative» che proporranno per coinvolgere gli studenti.

L’interesse dimostrato dal cantiere li fa sperare nella nascita di una collaborazione.

Cantieri killer

«Questa storia, seppur a lieto fine, per la tempestività del nostro intervento, - rimarcano gli attivisti – dimostra come la presenza delle leggi conti poco o nulla senza controlli. Un nodo, quest’ultimo, che causa la perdita, e in modo permanente, dei siti di nidificazione, spesso con i pulli dentro. I lavori di ristrutturazione infatti coincidono con il periodo di nidificazione». Da qui la proposta di inserire la tutela dei nidi nel Rue (regolamento urbanistico edilizio), «come chiediamo da tempo e continueremo a chiedere all’amministrazione». Una curiosità? «I rondoni tornano dove sono nati – chiariscono da Monumenti vivi - per cui i sottotetti di certe chiese di Rimini sono visitati dai discendenti dei primi esemplari, parliamo del Trecento, mentre sugli edifici iconici della riviera tornano sin dagli albori del turismo».

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