Arriva l'educazione motoria in quinta elementare, ma in Italia 3 scuole su 5 sono senza palestra
Specializzati, in corsa da una scuola all'altra e il più delle volte senza una palestra in cui poter insegnare. Sono i docenti della nuova educazione motoria che da quest'anno scolastico parte nelle classi quinte della scuola primaria. Nei giorni scorsi il Ministero dell'Istruzione ha inviato alle scuole una nota per fornire chiarimenti in merito all'avvio della nuova mini riforma, ma senza risolvere un problema di non poco conto: la scarsità di palestre o di locali adattati a questa funzione nei nostri istituti scolastici. Nello specifico a non averle è circa il 60% delle scuole primarie. In Calabria il maggior numero di scuole che ne è privo. Tuttoscuola analizza i dati dell'Anagrafe dell'edilizia scolastica provando a far luce sulla questione. Le scuole del primo ciclo sono 22.081 e, in base all'anagrafe dell'edilizia scolastica, dispongono di 8.501 palestre (38,5%). Il che si traduce nel 61,5% (14.300) di scuole che ne sono sprovviste, anche se alcune fruiscono della palestra della scuola vicina o di centri sportivi convenzionati.
Con riferimento alla sola scuola primaria o elementare, dei 14.842 plessi scolastici (scuole) della primaria, in 5.866 dispongono di palestra propria o fruiscono di palestra vicina, pari al 39,5%. Sei plessi su dieci, cioè 8.976 su 14.842, sono, pertanto, privi di palestra. Dove svolgeranno l'attività settimanale di educazione motoria nella scuola primaria i docenti specialisti nominati dalle graduatorie della secondaria? In quali palestre o locali all'uopo adattati? La verifica condotta sui dati dell'Anagrafe dell'Edilizia scolastica per l'anno 2020-21, pubblicati sul Portale dati del ministero dell'Istruzione, fornisce un quadro piuttosto critico.