Annullato il daspo di 10 anni a un tifoso del Rimini: “Si limitava a camminare con una bandiera”

Annullato un daspo di dieci anni a un tifoso del Rimini. Lo ha deciso il Tar dell’Umbria, accogliendo il ricordo del sostenitore romagnolo, che dopo gli scontri con i tifosi del Perugia del febbraio 2024 si era beccato una denuncia e un daspo di ben dieci anni. Il 9 febbraio di un anno fa le due tifoserie si scontrarono armate di aste e bastoni, con un fitto lancio di bottiglie e petardi dai riminesi verso i perugini. Il tifoso in questione era stato ripreso nell’atto di “brandire un’asta”, dimostrando così “la partecipazione attiva a episodi di violenza o, comunque, l’avere tenuto, sia singolarmente che in gruppo, condotte evidentemente finalizzate alla partecipazione attiva a episodi di violenza, minaccia o intimidazione, tale da porre in pericolo la sicurezza pubblica”, in modo da formulare nei suoi confronti “un giudizio di pericolosità sociale concreta ed attuale”. Il tifoso, tra l’altro, era già stato raggiunto da un Daspo di tre anni per gli scontri contro i tifosi del Mantova.
Nel ricorso però i legali del tifoso hanno dimostrato che il loro assistito si limitava “a tenere in mano la propria bandiera, senza alzarla né agitarla come per minacciare o offendere terze persone”. Un ricorso che è stato giudicato fondato dai giudici amministrativi, visto che il tifoso ricorrente non figura tra i protagonisti degli scontrare né incita i compagni a creare turbative”.